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Torres, la "gioia Cagliari" dura poco. Calcioscommesse: Arrestato Nucifora, nei guai Capitani

Prima i caroselli in auto dei tifosi torresini per la retrocessione del Cagliari in Serie B, poi i poco simpatici luttini. Ora la Torres è seriamente nei guai. I supporters sassaresi hanno ben poco da festeggiare

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C'è anche la Torres nella bufera che coinvolge 30 società calcistiche indagate per un presunto giro di partite truccate di Lega Pro e serie D scoperto dalla Polizia. L'inchiesta della Procura di Catanzaro riguarda molto da vicino la squadra di Sassari ma anche la Sardegna. Fra gli indagati, infatti, ci sono l'ex direttore sportivo della Torres, Vincenzo Nucifora, di 70 anni, che è stato arrestato; Ninni Corda, nuorese di 41 anni, allenatore del Barletta, anche lui fermato; i cagliaritani Mauro Ulizio, di 48, ex direttore generale del Monza,  e il figlio Andrea, di 21, ex calciatore della Pro Patria, entrambi arrestati. Questa mattina sono stati eseguiti una cinquantina di fermi in tutta Italia nei confronti di calciatori, dirigenti e presidenti di club. L'inchiesta è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. L'accusa è associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Fra gli altri club sotto inchiesta: Pro Patria, Barletta, Brindisi, L'Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor-Lamezia, Santarcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas e San Severo. L'inchiesta ha preso il via grazie alle intercettazioni di Pietro Iannazzo, ritenuto elemento di vertice dell'omonima cosca che opera a Lamezia Terme, arrestato giovedì 14 in una operazione della Polizia.

AVVISO DI GARANZIA PER PRESIDENTE TORRES - "Ho ricevuto un avviso di garanzia rispetto all'inchiesta su illecito sportivo ma sul piano personale non ho assolutamente nulla da temere perché nulla ho fatto. Sono nello stesso modo convinto dell'integrità del nostro ex tecnico, Massimo Costantino, sul quale metto la mano sul fuoco", lo ha detto il presidente della Torres, Domenico Capitani, in merito all'inchiesta sul calcio scommesse della Procura di Catanzaro. "Per quanto riguarda l'ex direttore, Enzo Nucifora - continua Capitani - confido che le sua situazione venga chiarita al più presto e non ho motivi di pensare che possa in alcun modo aver determinato i risultati delle tre partite già oggetto di indagini della Procura federale e per le quali la Torres era stata già ascoltata a tempo debito". Capitani ha poi analizzato le partite finite sotto la lente d'ingrandimento della magistratura. "Parliamo della gara vinta in casa 4-0 con la Pro Patria, della sconfitta per 3-0 contro il Monza e di una gara di Coppa Italia contro il Pisa per la quale lo staff tecnico aveva deciso, per motivi legati alla distanza del ritiro, di far giocare molti ragazzi della Berretti arrivati dalla Sardegna - aggiunge Capitani - in quest'ultima occasione tutti sapevano di questa circostanza e d'altronde era già successo l'anno prima, contro il Frosinone, quando perdemmo 5-1 con la squadra di ragazzi. E in estate, ancora in Coppa Italia abbiamo affrontato e vinto con l'Aversa Normanna in versione Juniores. Una scelta, quella di far giocare i giovani, legata spesso alle distanze e all'esborso di spese rappresentate per noi dalla Coppa. I risultati spesso sono scontati ma, forse, certe gare non è nemmeno il caso di quotarle. Ribadisco - conclude Capitani - che non c'è alcuna preoccupazione da parte mia legata a comportamenti illeciti dei tesserati della Sef Torres e auspico che tutto venga chiarito nelle sedi opportune".

SINDACO SASSARI, CHIARIRE TUTTO - "Mi auguro che sia immediatamente chiarito tutto e il responsabile di questi trucchi sia condannato e renda il calcio più pulito e sia da esempio per questa società perché giocare con le regole significa crescere in una democrazia pulita dove tutti rispettano le regole", lo ha detto il sindaco di Sassari, Nicola Sanna, commentando la notizia del coinvolgimento della Torres nell'inchiesta della Procura di Catanzaro sul calcio scommesse. "Mi auguro - ha aggiunto il primo cittadino - che sia solo la fase di requisitoria e di verifica, come capita molte volte, e che alcuni sospetti non siano veri. Tutti noi andiamo allo stadio pensando che ci sia una vera disputa tra sportivi, spero che si sia trattato di questo. Il mondo del calcio non è nuovo a queste vicende, non solo italiano ma anche internazionale, girano molti soldi e immagino che in qualche caso come accaduto in passato purtroppo sia vero. Mi sorprende - conclude Sanna - ma spero che tutti ne escano bene, questo è l'augurio che faccio"

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