Originario del Belgio, considerato da ben più di un addetto ai lavori come il centrocampista (quando è in forma) più completo in tutto il Vecchio Continente. Qualche anno fa era conteso da tutte le big europee e per Luciano Spalletti stravedeva, sottolineando come rappresentasse una sorta di nuova generazione dei calciatori: stiamo parlando di Radja Nainggolan.

Dotato di grinta, potenza e anche una grande tecnica: Radja riesce ad unire tutte queste caratteristiche in un solo giocatore, senza dimenticare un acume tattico che l’hanno portato ad una crescita smisurata, diventando un regista basso rispetto al mediano di interdizione che era, fino ad arrivare ad essere posizionato spesso e volentieri anche come incursore con il vizietto di piazzare la palla in rete.

Di Nainggolan si conosce ormai tutto all’interno del rettangolo di gioco, ma in pochi sanno quali sono le sue passioni extra-campo. Ebbene, Radja vive un’inizio di carriera piuttosto complicata: sì, perché all'inizio della stessa il padre decise di andarsene per sempre. Allora, spende i suoi giorni insieme alla sorella gemella, Riana, anche lei grande appassionata di calcio e giocatrice, e la madre, a cui rimane ancorato da un profondo legame fino all’anno della sua scomparsa, ovvero il 2010.

La passione per i tatuaggi

Avete notato come Nainggolan abbia ben più di “qualche tatuaggio”? Ecco, sul corpo del centrocampista belga ce ne sono oltre 50 “and counting”, come direbbero negli Usa. Ovvero, non sono di certo gli ultimi per il forte centrocampista ex Roma e Inter. Una vera e propria passione che è diventata un aspetto in comune con la moglie Claudia Lai, che sta affrontando una difficilissima lotta contro un tumore, con cui è sposato dal 3 maggio 2011.. Tra i tatuaggi più d’effetto che il belga ha sul corpo troviamo le due ali dietro la schiena, che rappresentano l’omaggio per la madre scomparsa, mentre la rosa tatuata sul collo fa parte dei simboli nomadi e significano la capacità di essere leader in un gruppo.

Poker e gioco, che tentazione per Radja e non solo…

Nainggolan è solo uno dei tanti giocatori che hanno una grande passione per il gioco. In tanti sono diventati dei fan del poker sportivo. Basti pensare a Stefano Tacconi, grande ex portiere della Juventus, ma anche della Nazionale italiana, senza dimenticare l’esempio di Ramon Colillas, che è stato un giocatore di grande talento, il cui sogno di vestire la maglia del Barcellona è stato brutalmente interrotto da un infortunio che gli ha stroncato la carriera. Non tutte le cose vengono per nuocere, visto che Colillas ha fatto strada nel mondo del poker professionistico, riuscendo a diventare uno dei personaggi più famosi in questo ambiente.

Un episodio particolarmente interessante ha coinvolto proprio il giocatore del Cagliari, in cui è stato protagonista anche un suo ex compagno, Wojciech Szczesny, che ha vestito per due anni la maglia della Roma con il belga. Una bella amicizia che è nata in quel periodo e che ha visto i due protagonisti di tanti momenti divertenti. Il portiere polacco della Juventus ha raccontato, in un’intervista, di quando lui e Nainggolan finirono al casinò di Montecarlo senza soldi in tasca e, nella sala da gioco resa celebre da Louis Blanc, una delle menti più innovative del secolo scorso, Nainggolan ha lasciato il segno, vincendo addirittura la bellezza di 200 mila euro, senza nemmeno accorgersene, anzi pensando di aver perso praticamente tutto quello che aveva in tasca.

Il vizio per il tabacco

Il centrocampista belga non ha mai fatto mistero di fumare le sigarette. Un vizio, quello per il tabacco, che è stato più forte di qualsiasi raccomandazione di medici e allenatori. Più di una volta è capitato che dei paparazzi l’abbiano colto con una sigaretta in bocca.

Insomma, Nainggolan non è stato proprio quello che si può definire un esempio di professionalità da giocatore, anche se in realtà, come ha sottolineato perfettamente Szczesny, il belga è diventato così forte proprio per il suo stile di vita sregolato. D’altra parte, tutte quelle volte in cui ha provato a cambiare e a rigare dritto, i risultati sono stati pessimi…