La FIGC si prepara a ripartire, almeno per quanto riguarda la Serie A. In un clima ancora di incertezza, i piani alti del calcio, coadiuvati da una commissione tecnico scientifica, hanno stilato un protocollo (pubblicato su gazzetta.it) con tutte le misure da adottare in caso di ripartenza da parte di atleti, arbitri e staff.
I 20 club dovranno seguire queste disposizioni alla lettera durante le settimane di allenamento, quindi, in teoria, a partire dal 4 maggio.
Ogni squadra porterà avanti la fase di preparazione in un ritiro blindato, senza possibilità di contatti esterni.
Si dovrà procedere a una rigorosa sanificazione degli ambienti, a ciclo periodico, con grande attenzione alla pulizia quotidiana e alla ventilazione delle aree. Il personale sanitario di ciascun club dovrà essere dotato di guanti, mascherine e altri tipi di protezione.
Per gli esami, tamponi e test sierologici si è pensato a dei controlli tra le 96 e le 72 ore precedenti il primo allenamento, a cui si sottoporranno giocatori e staff tecnico. In più, verrà dato loro un questionario da compilare dove precisare eventuali sintomi o contatti con persone risultate positive al Covid-19.
E durante gli allenamenti? Divisione in piccoli gruppi rispettando la distanza di almeno 2 m l'uno dall'altro. Lo stesso vale per la palestra. Inoltre, dalla seconda o terza settimana potrebbe essere dato l'ok per le prime partitelle. Se necessario è previsto l'uso di mascherine.
Per quanto riguarda le docce invece, niente spogliatoio ma ognuno nelle singole camere. Anche nello spogliatoio le distanze da rispettare dovranno essere di almeno 2 m.
Per le riunioni, la via telematica sarà quella privilegiata, mentre qualora non si potesse, vigerebbe sempre la regola sacra della distanza di 2 m.
Durante i pasti di squadra, soliti 2 m tra compagni e self-service, niente servizio al tavolo. Il personale del ristorante dovrà utilizzare guanti e mascherine. Sarà obbligatorio lavarsi le mani prima di entrare nella sala. Le società che non dispongono di una mensa propria, dovranno individuare un albergo in cui recarsi per mangiare, utilizzato ovviamente in via esclusiva.
Qualora un giocatore dovesse manifestare sintomi riconducibili al Covid-19, dovrà essere immediatamente isolato in una stanza ben aerata, in attesa del personale medico. Se risultasse positivo al virus, stop agli allenamenti e squadra in isolamento con sorveglianza attiva.

