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Sant’Elia, ecco il nuovo progetto

Sui banchi del comune a breve sarà presentato il programma di riqualificazione (stavolta definitivo) dello stadio cagliaritano

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La notizia è di quelle grosse. A sganciare la bomba è l’Unione Sarda, secondo cui nei prossimi giorni verrà presentato all’attenzione delle alte cariche del Comune di Cagliari un nuovo e definitivo progetto per sistemare il Sant’Elia e chiudere così una lunga e vergognosa pagina di sport, fatta di esodi, irregolarità e burocrazia all’italiana.

Il progetto effettuato dagli ingegneri della società rossoblù prevede cambiamenti radicali, che stuzzicheranno non poco la fantasia dei tifosi: tribuna e distinti saranno completamente coperti, e si avvicineranno considerevolmente al campo di gioco fino ad arrivare a una distanza non superiore ai 7 metri dalla linea laterale. Verrà poi pensato anche un piano per portare la capienza complessiva dello stadio a 12.000 posti a sedere, più che raddoppiando l’attuale capienza consentita, che si attesta a poco meno di 5.000 posti.

In questa estenuante e fin troppo prolungata vicenda se ne sono viste tante, di cotte e di crude, e il tifoso del Cagliari sa che non può far festa fin quando non vedrà qualcosa di concreto poiché, come diceva il vecchio Trap, “Non dire gatto se non l’hai nel sacco”. Ma questo potrebbe essere l’inizio della fine di questa vergognosa storia di sport tutta all’italiana, nella quale tutti hanno perso e nessuno ne è uscito vincitore. Hanno perso le autorità politiche e sportive, con il conseguente danno d’immagine agli occhi di chi ci segue all’estero; ci ha perso il Cagliari, costretto a continui traslochi, esodi e rimpatriate che per fortuna non hanno influito oltremodo sui risultati sportivi; ma, cosa peggiore, ci hanno perso i tifosi, le vere vittime innocenti di questa diatriba, gli unici ad aver pagato responsabilità altrui.

Ma se è vero – come è vero – che ciò che non ti uccide ti fortifica, allora la speranza è che il Cagliari possa uscire rafforzato da tutto questo incredibile guazzabuglio burocratico. Gli stadi e i giocatori passano, il Cagliari e il legame coi suoi tifosi restano indelebili. E Nessuna trafila burocratica potrà mai cancellarli.

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