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Come volevasi dimostrare

L'analisi del match contro il Vicenza

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Problema: dimostra che il Cagliari non è quello che si vede in trasferta, dimostra che il Cagliari in casa è semplicemente imbattbile

Il problema non è dei più difficili, del resto l'abbiamo già provato tante volte. Quattro sberle al Crotone, due all'Avellino, tre cazzotti al Cesena, quattro al Trapani e ora due schiaffoni in salsa vicentina. Nel giorno dei morti il Cagliari ha capito di essere più vivo che mai, palesando ancora una volta quella che ormai è una certezza: in Serie B non esiste una rosa all'altezza di quella rossoblù, e forse neanche una che gli si avvicini. Una prova inconfutabile stavolta l'ha offerta il signor Di Gennaro, regista di mestiere e cecchino nel tempo libero. Ma il fatto è che ogni settimana, specie se in casa, i rossoblù mostrano un pezzo della collezione. Ieri è toccato alla punizione del centrocampista, un'altra volta tocca al dribbling di Farias, un'altra occasione al miracolo di Storari, un'altra al gol del difensore, tanto per far capire che con questi singoli potrebbe segnare pure il massaggiatore. 

Sembra quasi che gli avversari arrivino a giocare al Sant'Elia coscienti della fine che li aspetta, come andare ad un ristorante a cinque stelle e chiedere direttamente il conto, tanto cosa mangio a fare se poi dovrò chiedere un mutuo per finanziarmi il caviale? E il Cagliari ha servito il conto pure ieri sera, con primato in classifica come mancia. Ora è bello guardar tutti da lassù, però in questo periodo, ogni volta che i sardi si son sporti per osservare il panorama, hanno perso l'equilibrio e son caduti giù. E allora che serve fermarsi ad osservare la vallata se tanto c'è ancora molto da salire? Sarebbe come decidere di arrivare sino al centoduesimo piano dell'Empire State Building per godersi New York ma bloccare l'ascensore al primo piano, tanto guardare le macchine passare nella via davanti basta e avanza.

E in questo clima di gran fiducia pure chi sembrava esser messo da parte sta ritrovando lo spirito del vincente. Ovvio il riferimento a Nicola Murru, talento tre anni fa, brocco sino a due settimane fa, giocatore ritrovato oggi. Io parto sempre dal presupposto che il talento non si perde come il portafoglio o l'accendino, se ce l'hai te lo porti con te pure nel match degli ultranovantenni nella casa di riposo. E se tutti credevano in Nicola anni fa, devono crederci pure oggi. Ieri Murru ha disputato una gran gara, prendendosi pure un +1 per l'assist, fantacalcisticamente parlando. 

Ma onor del vero, oltre al terzino rossoblù, ieri tutta la difesa ha disputato una gran gara. Pisacane è il solito guerriero, e cercando la parola "dominante" sul dizionario ieri si trovavano le foto di Krajnc e Ceppitelli. Due buttafuori da quasi quattro metri in due che hanno chiuso ogni varco all'atttacco del Vicenza. E nell'unica occasione in cui è passato un pallone (un tiro di Urso nella ripresa), Storari ha abbassato la saracinesca. Poi vero, Di Gennaro e Fossati hanno tanta qualità ed è tutto tanto bello, ma avete visto quel ragazzotto con la numero 4 che stava a centrocampo con loro? Voi l'avete mai visto smettere di correre?

Ecco, io risolverei il problema assegnatomi in questo modo. La dimostrazione fila, il Cagliari è in testa e in casa le ha vinte tutte, il risultato torna. Allora ci siamo, lo svolgimento è completato. In matematica si usa scrivere C.V.D.

Come volevasi dimostrare

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