Partecipa a Blog Cagliari Calcio 1920

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Il Cagliari grida: è Il suono del silenzio

L'analisi del match contro il Genoa

Condividi su:

Altrimenti ci arrabbiamo. Nell'eremo del Sant’Elia il Genoa ha provato a fare subito la voce grossa, andando in vantaggio e provando ad amministrare contro dei rossoblù brutti e impauriti.

Poi all'improvviso la scintilla: ci sarà pure il gelo ma è sempre Cagliari. E allora via il passamontagna e che parta l'assalto. Borriello che spunta dal nulla al posto giusto nel momento giusto e punisce la ex, quasi a voler dire che Simeone sarà pure bello e bravo ma intanto l'anello che mi hai restituito quando mi hai lasciato ora ce lo ha al dito lei. Joao Pedro con la forza della rabbia, con un gol che bello non è ma... nella vita ci vuole anche quello e poi Farias che segna e si leva la maglia con cinque gradi.

E chiaramente c'è il rischio raffreddore, ma lo spirito del Cagliari dell'anno primo dopo Simeone si vede da quel gesto. Ora sì, ora si lotta, si combatte, chi non ha gli attributi si faccia da parte. E non si è fatto da parte nessuno.

Nemmeno quel ragazzino là, 19 anni dichiarati e la personalità di chi ne ha dieci in più. Terreno di gioco arato dalle sue scivolate, che hanno sradicato annullato qualsiasi pallone passasse dalle sue parti  (e non solo). È talento, è sangue, ma non solo, sarebbe riduttivo. La sontuosa prestazione di Nicolò Barella è anche frutto di un lavoro settimanale che gli sta permettendo di conoscere una crescita spaventosa, forse anche sottovalutata dagli addetti ai lavori, perché se Gagliardini vale trenta milioni...

Intanto il Cagliari azzecca la partita nel momento migliore, perché ora la classifica vede i sardi al decimo posto, seconda solo all'Atalanta in un rapporto punti/fatturato. Qualcosa vorrà pur dire, visto e considerato che le altre due neopromosse hanno già staccato il ticket della Serie B 2017-18 a Befana appena superata. I rossoblù invece vanno, eccome se vanno, merito di un gruppo che ha saputo fare quadrato e merito, perché no, anche di un allenatore che ogni volta che sembra sulla graticola riesce a cuocere i suoi detrattori.

Il prossimo fine settimana si vola a Roma e servirà l'impresa, prima di un altro match con la curva Nord squalificata. È triste vedere uno stadio privo del suo settore più caloroso ma intanto, mentre tace la curva, il Cagliari grida.

Sarà il suono del silenzio.

Condividi su:

Seguici su Facebook