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Giulini: "Ci aspettavamo una stagione diversa. La società? Seria e solida"

Le parole del presidente rossoblù ai microfoni di Radiolina

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Il presidente del Cagliari Tommaso Giuliani è intervenuto questa sera alla trasmissione radiofonica di Radiolina "Il Cagliari in diretta".

Il patron della società rossoblù ha parlato del difficile momento della squadra e delle prospettive future. Ecco le sue parole:

"L’obiettivo del Cagliari è l’immediato riscatto, vogliamo fare più punti possibili per finire bene. Solo così si può ricominciare bene. Abbiamo affrontato la stagione con entusiasmo sin dall’inizio: con la scelta dell’allenatore questo, purtroppo, non si è concretizzato. Quando abbiamo fatto diecimila spettatori alla presentazione della squadra eravamo tutti, anche i tifosi, entusiasti. Volevamo portare bel calcio a Cagliari, purtroppo non ci siamo riusciti ed è arrivata una retrocessione. Da qui alla fine dobbiamo fare tanti punti.

Quest’anno, probabilmente, abbiamo fatto troppi cambiamenti. La rosa era di transizione: forse, per quanto riguarda gli allenatori, avrei dovuto fare una scelta più conservativa. Zeman e Zola li riprenderei, ma magari al mio primo anno avrei dovuto fare scelte più in linea con il modulo che fa parte del DNA del Cagliari da dieci anni.

Abbiamo dimostrato di avere una società seria e solida, l’unica cosa che doveva fare il Cagliari era fare punti. Ma ci riscatteremo, in qualunque categoria saremo. Sto leggendo troppi nomi altisonanti, ma i risultati non si fanno con le figurine. Dai calciatori serve la fame.

Abbiamo rilevato una società sana, abbiamo preso molti giovani e abbiamo speso molto. Le spese sono state tante e le entrate, effettivamente, zero (basti pensare che da Astori e gli altri non abbiamo ricavato niente). Speriamo di vendere bene. Dobbiamo fare bene la serie B, se saremo in quella categoria. L’obiettivo è costruire una buona rosa con un allenatore all’altezza per fare un campionato di vertice.

Cop l’abbiamo preso ma la sua squadra di provenienza ci aveva chiesto di ridiscutere la sua situazione in caso di retrocessione, quindi cercheremo di trattenerlo. Credo che tutti i ragazzi abbiano sempre dato la loro disponibilità, soprattutto durante la prima esperienza di Zeman. Poi, probabilmente dopo la sconfitta contro la Fiorentina, hanno perso fiducia. Tutti i giocatori in rosa dovranno dimostrare, nelle prossime partite, di dimostrare qualcosa. Noi vorremmo tenere tutti, a parte qualcuno che magari è qui solo in prestito, come Brkic. Ma l’anno prossimo dovrà pur trovare una squadra e qui si sta trovando bene, chissà.

Con i giocatori in scadenza ci vedremo a fine campionato e decideremo cosa fare. Io capisco che i tifosi vogliano delle risposte ma purtroppo sono tutti ragionamenti a cui si potrà rispondere a giugno. Ci vuole rispetto per chi lavora nel Cagliari, ne abbiamo fatti tutti, ma io ho riscontrato nel mio direttore sportivo un grande attaccamento. Trovo fuori luogo far uscire nuovi nomi adesso che il campionato è ancora in corso. Credo che Festa stia facendo un ottimo lavoro e vedere ogni giorno nomi di suoi sostituti è veramente pietoso. 

Non sono come siano venuti fuori i nomi (tra DS e allenatori) che stanno uscendo in questi giorni, sono allibito. Poi, uno come Ventura, che sta facendo un buonissimo campionato e ha ottenuto i risultati che ha ottenuto, non so se sarebbe davvero interessato a un campionato diverso.

Sullo stadio stiamo portando avanti alcuni discorsi e sappiamo che a Sant'Elia non gradiscono una soluzione troppo 'commerciale'. A Cagliari è una cosa complicata, è per questo che Cellino voleva farlo altrove. Stiamo cercando soluzioni. Is Arenas è al centro di situazioni legali da cui speriamo di venire fuori al più presto: in caso di riqualificazione del Sant'Elia, Is Arenas sarebbe la prime scelta?

Regione? Preferirei non parlarne.

Se dovessimo riuscire a fare nove punti nelle prossime tre gare, credo che potremmo farcela, speriamo in un miracolo. Lo so che è folle ma la sfortuna, quest'anno, ci ha penalizzato tanto, basti vedere la gara contro la Juventus. Potrebbe girare la ruota all'improvviso.

Querelare chi diceva che la società non pagava gli stipendi significa solo fare pubblicità a gente che non lo merita. La mia società ha comprato una squadra media di serie A che non ha nemmeno lo stadio e poi non posso permettermi di pagare gli stipendi? Mi viene da ridere.

Beretta è interessato, dopo le esperienze da allenatore, a lavorare con i giovani. É venuto spesso qui a vedere gli allenamenti e stiamo parlando. Non credo sia facile fare per troppi anni lo stesso lavoro. Cambiare fa bene. Con Matteoli parleremo più avanti e mi sta dando una grande mano da quando è arrivato Festa.

Penalizzati per non aver sostenuto Tavecchio? Non credo c'entri con la stagione del Cagliari.

Vorrei festeggiare il centenario in uno stadio nuovo.

Il Cagliari deve continuare nel percorso identitario. Domenica mattina c'erano tanti bambini al centro sportivo e i messaggi che ho ricevuto di ringraziamento mi hanno fatto davvero piacere. Vorrei davvero ringraziare tutti perchè questo, per me, è un momento di forte delusione. Potete ben immaginare.

L'apice quest'anno si è raggiunto a San Siro, senza dubbio. É stata una gioia incredibile. Il punto più basso? Il periodo dopo i sette punti di Zola, pensavo avessimo finalmente svoltato.

Il mio rimpianto più grande? Il gol di Pinilla contro l'Atalanta. Sono convinto di questo.

Il Cagliari non ha nessun rapporto particolare con la Roma: anzi, ci hanno aiutato in un momento in cui ci volevano 'rubare' Astori. Il fatto che ci siano tre nostri ex nella Capitale è pura casualità. Stesso discorso per Longo e Crisetig, voluti da Zeman. Il fatto che vengano dall'Inter è del tutto casuale.

Ho voluto intervenire oggi perchè si stanno facendo troppe chiacchiere che coinvolgono persone che lavorano a stretto contatto con me".

 

 

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