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Dessena: "Ritiro scelta difficile ma ho dato tutto quello che dovevo dare"

"È stato un onore essere un capitano del Cagliari"

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Ha appena dato l'addio al calcio e il Cagliari lo ha premiato con una maglia che celebra le sue 206 presenze in rossoblù. Daniele Dessena ha parlato in conferenza stampa di questo importante momento della sua vita.

Ecco le sue parole:

"È stata una decisione non facile, ma dentro di me ho una passione sfegatata per il calcio. Chiaramente penso che a 37 anni è arrivato il mio momento. Dopo un anno complicato ho deciso di prendere una strada, che non cambierò. Questa è la mia scelta, tutto quello che dovevo dare l'ho dato. Vedere i tifosi e l'ambiente è stato bellissimo. Questo legame che si è creato tra me e la gente è eterno.

Fare il giro del campo con la maglia è stata un'emozione fantastica. Me lo porterò dietro per sempre. Ringrazio la famiglia Giulini e la società. Mi sono reso conto di 10 anni bellissimi, di una carriera bellissima. Ho finito la carriera in Sardegna, a me importava questo.

Futuro? Sono curioso del futuro, sono positivo e determinato. Ci metterò tutto me stesso e cercherò di realizzare altri sogni. Ho il patentino Uefa B e studierò per fare l'allenatore. All'Olbia ho avuto un ottimo allenatore che mi ha insegnato tanto e mi ha incuriosito, dandomi l'opportunità di migliorare.

A Cagliari mi sento me stesso, tornare qua per me è emozionante. Ho avuto il privilegio di giocare in una città che amo, ho fatto il capitano e spero di aver onorato una fascia importante. Ho avuto capitani come Conti, Lopez e Agostini, che hanno creato qualcosa di magnifico. È stato un onore essere un capitano del Cagliari.

Sono arrivato qui a 21 anni, pensando di dover fare carriera. Però dopo conosci le persone, sai quello che ti danno e alla fine si è formato qualcosa di impensabile. È una questione di orgoglio, come se dovessi difendere un tuo famigliare. A Cagliari sono rinato.

Momento più bello della mia carriera? Non ne ho uno in particolare, ma sono stati dieci anni fantastici. Abbiamo vinto, sofferto, ci siamo tolti soddisfazioni e siamo anche retrocessi. Ma ci accomunava l'amore per questa città".

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