Tre partite. Tre partite e il Cagliari conoscerà il suo destino. La gara contro il Lecce doveva essere l'occasione per dare un segnale forte al campionato e ottenere quei punti che avrebbero proiettato il Cagliari in un limbo, aspettando la matematica. 

Stava andando tutto nel verso giusto, finché l'arbitro Marcenaro non ha cambiato il colore del cartellino, prima giallo e poi rosso per Gaetano, e da quel momento le speranze di un fine stagione tranquillo si sono affievolite. È andata anche bene, perché la possibilità di uscire a mani vuote dall'Unipol Domus era più che concreta, testimoni i due legni colpiti dal Lecce nel finale. 

Dopo due settimane di fuoco, in cui il Cagliari ha ottenuto cinque punti contro Atalanta, Inter e Juventus, il pesante ko contro il Genoa e la gara buttata domenica scorsa hanno rimesso in discussione tutto. La fortuna dei rossoblu è che sono in buona compagnia, ci sono sei squadre in cinque punti, la classifica è cortissima. Gli impegni dei sardi dicono Milan, Sassuolo (entrambe fuori casa) e infine Fiorentina. 

Un mini calendario non semplice, anche se tolto il Sassuolo le altre non hanno più obiettivi in campionato. Lo scontro diretto contro i neroverdi sarà decisivo, vincere è troppo importante, soprattutto per non ritrovarsi con l'acqua alla gola il 26 maggio, ultima giornata, ed evitare la trappola della Viola. Servirà il Cagliari visto contro le big, quello di queste ultime due uscite deve essere archiviato velocemente.