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Mina il solito leader, Gaetano ingenuo: le pagelle rossoblù

I nostri giudizi sul Cagliari che fa 1-1 contro il Lecce

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Scuffet: 6,5. Praticamente inattivo nel primo tempo, deve solo compiere un'uscita rischiosa. Nella ripresa salva su Pierotti. Nel finale succede di tutto: lo salvano due pali ed è bravo su Blin. 

Zappa: 6. Accompagna Nandez e limita Dorgu. Dal 46' Wieteska: 6. Si sistema bene con Mina e Dossena. 

Mina: 7. Gol da Lapadula, gol da attaccante d'area di rigore, con balletto finale. È l'ombra di Piccoli, lo segue ovunque. Combatte ed è leader fino alla fine.

Dossena: 6,5. Bene nei duelli aerei, Krstovic non gli crea problemi. Nella ripresa ha una grande occasione di testa ma non riesce ad angolare. 

Augello: 6. Si propone molto volte per andare a crossare, ma anche dietro fa il suo. Soffre un po' nella ripresa. Dal 77' Azzi: 5. Almqvist è una spina nel fianco, il pari del Lecce è anche sulle sue spalle. 

Nandez: 6. Devia il tiro di Deiola in porta, ma lo fa con la mano. Gioca con la solita garra e alza i ritmi. A tratti un po' nervoso. Nel pari del Lecce si perde Krstovic. Dal 90' Obert: S.V. 

Makoumbou: 5,5. Compassato nel primo tempo, non sempre è lucido quando ha la palla tra i piedi. Nella ripresa fa poco filtro. 

Deiola: 6,5. Tappa i buchi a centrocampo, peccato per il gol annullato. Gara di sostanza e pochi fronzoli. 

Gaetano: 5. Il vantaggio arriva da un suo tiro cross, poi però rovina la prestazione e la gara del Cagliari per un'entrata ingenua che gli costa il rosso. 

Luvumbo: 6. È il piu attivo davanti, prova a dare profondità alla squadra anche se alla fine non crea reali pericoli. Si spegne un po' nel secondo tempo. Dal 68' Shomurodov: 5,5. Tocca pochissimi palloni e aiuta poco dietro. 

Lapadula: 5,5. Una sforbiciata tentata, poi resta nascosto. Dal 46' Sulemana: 5,5. Non gira come le altre volte, il suo lavoro in copertura funziona poco. 

Ranieri: 6. Il Cagliari interpreta bene i primi 45' non creando occasioni particolari, ma soffre poco e va in vantaggio. Il rosso a Geatano inevitabilmente cambia i piani, e la ripresa è una sofferenza continua. Azzi non si rivela una buona mossa, mentre Shomurodov è inconsistente. Ma si porta a casa un punto, che a tre giornate dalla fine ha un suo peso.

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