Storari: 6.5. Nulla da fare sulla rete del vantaggio pescarese di Torreira, frutto di uno schema. Nel primo tempo esce tempestivamente su Caprari evitando il raddoppio, ed effettua altre uscite efficaci nella seconda frazione.
Balzano: 6. Non rinuncia alla fase offensiva, perdendosi però troppo nei dribbling. Una volta raggiunto il pareggio, gioca come sa fare, macinando chilometri lungo la fascia destra.
Salamon: 6.5. Un gigante. Respinge praticamente da solo gli assalti del Pescara, anticipando costantemente gli avversari di testa. Qualche imprecisione, perdonabile, in fase di impostazione, e un brivido sul contatto con Lapadula, sul quale il direttore di gara opta per fallo in attacco.
Krajnc: 6. Si percepisce che non è pienamente sicuro perché tende a non giocare mai palla, preferendo depositare in fallo laterale o lanciare lungo.
Barreca: 6. Prestazione senza infamia e senza lode per il laterale sinistro, che nella seconda frazione prende più coraggio e sfodera cross interessanti.
Fossati: 5.5. Una delle peggiori prestazioni stagionali per il centrocampista ex Perugia, che sbaglia sia i fraseggi stretti che i suggerimenti per gli attaccanti (Dal 57’ Giannetti: 6.5. Il suo ingresso conferisce al resto della squadra la necessaria cattiveria per recuperare la partita. Mette il suo contributo attivo nei due gol cagliaritani).
Di Gennaro: sv. Non era in condizione, ed è costretto a sventolare bandiera bianca (Dal 26’ Colombatto: 6.5. Entra quasi a freddo e sfodera una prestazione maiuscola in cabina di regia. Nei secondi 45’, dopo un gioco di prestigio, verticalizza alla grande per una punta).
Cinelli: 6. I piedi non sono perfetti, ma la grinta e la determinazione non mancano. Nel secondo tempo mette in mostra i muscoli e regge il confronto, perduto nel primo, con gli abruzzesi.
Joao Pedro: 6+. È sua l’unica occasione rossoblù dei primi 45’, quando con un pregevole colpo di testa impegna Aresti. Nella ripresa dialoga bene in particolare con Farias e Melchiorri.
Farias: 6.5. Nel primo tempo è un disastro, con stop errati e ripartenze da dimenticare. Ha il merito di trasformare in oro l’occasione che gli capita, colpendo nel momento giusto e dando al Cagliari la carica per conquistare una insperata vittoria (Dal 79’ Deiola: 6+. Entra col piglio giusto, e frappone il fisico sugli avversari per scongiurare pericolose azioni offensive).
Melchiorri: 6.5. Sornione per tutta la prima frazione, nella quale non gli riesce davvero nulla (e i passaggi dei compagni non lo aiutano), cambia radicalmente approccio con scatti “alla sua maniera” e partecipa attivamente alla rete del pareggio: un’azione travolgente culmina con la conclusione che, deviata, si stampa sulla traversa. In un’altra occasione, Aresti gli nega la gioia del gol con un ottimo intervento. Sulla ribattuta di Giannetti ci mette una pezza ancora il portiere biancazzurro.
All. Rastelli: 6. Non comprende come mai la squadra non scenda in campo nella prima parte di match, ma riesce nel corso dell’intervallo a toccare le giuste corde dei suoi per ottenere una reazione, che conduce ad un fondamentale successo.
Chi sale
Salamon si conferma ottimo in difesa, Colombatto prende le chiavi del centrocampo e Farias trasforma in oro l’occasione del pareggio.
Chi scende
Male Fossati, il quale gioca una delle peggiori partite della stagione, e male la squadra quando dopo appena un minuto di gioco si fa sorprendere sullo schema pescarese.