Cragno: 7. Para comodamente sulla girata centrale di Perisic, mentre poco può fare sul gran gol di Lautaro sul suo palo. Nel secondo tempo si erge a protagonista, chiudendo a chiave la porta su Politano e su Lautaro, la cui girata viene deviata sul palo.
Srna: 7. Ritorna ai livelli di inizio stagione macinando chilometri lungo la fascia destra e servendo un ottimo cross che Pavoletti sfrutta al meglio siglando il 2-1. Nella ripresa si abbassa leggermente a causa delle sortire avversarie ma non perde duelli e difende con ordine.
Ceppitelli: 7.5. Sblocca il risultato con un colpo di testa (deviato). Sbarra la difesa, anche se forse potrebbe essere leggermente più attento sul taglio di Lautaro in occasione del gol del pareggio nerazzurro: si tratta, tuttavia, della ricerca della perfezione. Abile nei secondi 45’ a non concedere nulla e ad allontanare la minaccia più lontano possibile.
Pisacane: 7+. Concede pochissimo agli avversari, essendo praticamente perfetto. La sua attenzione è estrema e da applausi.
Pellegrini: 7+. È una spina nel fianco nella corsia mancina. Si propone con assiduità e mette in mezzo palloni interessanti nell’arco di tutta la partita: uno di questi diventa perfetto per la testa di Joao Pedro, che per pochissimo non trova la rete. Sul finale sbaglia uno dei pochi palloni ma recupera prontamente.
Faragò: 7-. Non si risparmia nella corsa, anche se ha sulla coscienza due errori grossolani, quando manda alta la respinta corta di Handanovic e poi svirgola un altro pallone. Il giudizio però migliora grazie alla forza del centrocampista, che pressa fino alla fine, recupera tanti palloni e prova anche il tiro da lontano, centrale.
Cigarini: 7-. Rischia tantissimo quando, dopo il giallo rimediato al 7’, commette un altro fallo al limite. Graziato, poco più tardi calcia una precisa punizione dalla quale si genera il vantaggio cagliaritano e governa al meglio la linea mediana (Dal 70’ Bradaric: 6.5. Entra col giusto piglio e gioca tranquillo, gestendo palla e buttandola raramente).
Ionita: 7+. È presente in fase offensiva e in quella difensiva: in avanti crea pericoli, come un colpo di testa che termina a lato. Una delle migliori prestazioni del campionato da parte del moldavo (Dall’86’ Padoin: 6.5. Bravissimo a mettere in campo negli ultimi minuti tutta la sua esperienza per difendere il risultato).
Barella: 7. Onnipresente, pressa a più non posso mandando in confusione gli avversari e quando cambia ritmo viene fermato con estrema fatica. La valutazione, purtroppo, si abbassa di mezzo punto in virtù del rigore fallito, che nel caso in cui fosse stato segnato avrebbe evitato ai tifosi un recupero sofferto.
Joao Pedro: 7. Handanovic gli nega la gioia del gol compiendo un miracolo sul suo colpo di testa. Dialoga a meraviglia con Pavoletti, servendogli bei palloni (Dall’81’ Despodov: 7. Il suo ingresso è illuminante e la sua corsa e rapidità disorientano la difesa nerazzurra: Skriniar lo atterra generando il rigore poi fallito da Barella).
Pavoletti: 8. Si intende alla grande con Pedro e si vede parato un ottimo tiro. Ma il gol non tarda ad arrivare, ed è pure di rara bellezza: effettua un gran taglio e massimizza il cross di Srna, colpendo la palla al volo e non lasciando scampo al portiere dell’Inter. Nella ripresa tiene alta la squadra e aiuta anche in difesa.
Maran: 7. Trasforma la squadra schierandola in maniera compatta e giocando la migliore gara della stagione. Finalmente oggi si è vista la sua mano: palleggio, giro palla, pressing asfissiante e spregiudicatezza in zona gol.

