Un grande avvio di stagione nonostante le incertezze e i malumori estivi. Già, perché da giugno ad agosto è successo un po' di tutto in casa Lazio. Dal mancato arrivo in panchina di Bielsa alla clamorosa conferma di Inzaghi, passando per la cessione di Candreva al caso Keita (con il giocatore in rotta con la società perché avrebbe gradito la cessione).
Insomma, c’erano tutti i presupposti per vedere una squadra in difficoltà. Invece la Lazio è tornata a fare la Lazio. 15 punti in 9 gare e un sesto posto (in realtà quarto, se consideriamo la Roma e il Milan al secondo posto) che sa di Europa. Simone Inzaghi ha dato un’identità e un gioco. E soprattutto ha reintegrato il giocatore più forte che c’è in rosa, ovvero Keita Balde. Con lui la Lazio ha una marcia in più e da quando è tornato a disposizione sta facendo la differenza. I tifosi e la società lo hanno “perdonato” e il giocatore appare più sereno e meno distratto dalle voci di mercato.
Se la Lazio naviga in piena zona Europa lo deve anche alle reti di Ciro Immobile, arrivato in estate per sostituire Miroslav Klose. Il bomber della nazionale italiana si è inserito bene nel contesto laziale e sembra aver trovato quella continuità dei tempi di Pescara e Torino. Con Keita e Felipe Anderson, Immobile va a completare un reparto offensivo da paura.
E chissà se in questa Lazio ci fosse stato dall’inizio della stagione un certo Lucas Biglia. Il regista argentino ha rimediato un infortunio poco più di un mese fa, ma dovrebbe recuperare entro la prima parte di novembre. Per adesso l’assenza di Biglia non ha pesato più di tanto dal punto di vista tattico, ma una volta a disposizione la Lazio potrà contare su un giocatore di livello internazionale (e che gioca titolare nell’Argentina di Messi e Higuain).
Su Inzaghi si può dire che si sta rivelando un allenatore molto pragmatico. Non usa mai un modulo fisso ma cambia a seconda dell’avversario, anche per non dare troppi punti di riferimento. Da quando è iniziata la stagione la Lazio ha usato tre moduli differenti, passando dal 3-5-2 al 4-3-3 per poi optare per il 4-2-3-1 e tornare al 4-3-3.
Per la sfida con il Cagliari il modulo, salvo sorprese dell’ultimo momento, dovrebbe essere il 4-3-3. Marchetti difenderà i pali dei biancocelesti. Davanti a lui, la linea difensiva a quattro sarà composta da Basta, Wallace, Hoedt e Radu. Chiavi del centrocampo affidate a Marco Parolo che verrà supportato dai due interni Lulic e Cataldi. In attacco il tridente Felipe Anderson, Keita, Immobile (anche se Djordjevic scalpita).

