Non eravamo più abituati a vedere l'Hellas di Juric, ormai una delle realtà più belle del nostro campionato, perdere due partite consecutive. Figuriamoci tre, come avvenuto a sorpresa nel mese di marzo, quando gli scaligeri sono caduti, in fila, contro Milan, Sassuolo e Atalanta. Non tre squadrette, certo, ma per i gialloblù difficilmente un avversario è insormontabile da un anno e mezzo a questa parte. Dalla sua promozione in A, avvenuta nel 2019, il Verona è diventato rapidamente uno degli incroci più ostici per chiunque. Merito dell'idea di calcio impressa rapidamente da Juric ai suoi calciatori, un'idea fatta di intensità , pressing alto e squadra cortissima.
Così i gialloblù si sono affermati, anche in assenza di una star assoluta, ma grazie ad un collettivo efficacissimo che riesce a mandare in porta tanti interpreti diversi. Trascinatori offensivi, nel 3-4-2-1 del tecnico croato, Mattia Zaccagni e Antonin Barak, cinque e sei gol all'attivo e una stagione da favola. Il primo dei due, in particolare, ha conquistato gli addetti ai lavori con giocate di qualità assoluta che, a fine stagione, verosimilmente gli spalancheranno le porte di una big del nostro calcio. Ad oggi il centrocampista classe 1995 sembra un promesso sposo del Napoli ma si sa, nel calcio, e ancor di più nel calciomercato, non è mai detta la parola fine.
È grazie anche alle loro prestazioni che oggi il Verona, nonostante il pessimo mese appena vissuto, occupa un nono posto in classifica che fa ancora sognare ma che, soprattutto, non ha mai lasciato dubbi sulle chance di salvezza della squadra. Lo spauracchio della retrocessione, oggi, è solo un lontano ricordo.
Probabile formazione (3-4-2-1): Silvestri; Ceccherini, Lovato, Magnani; Faraoni, Tameze, Miguel Veloso, Lazovic; Barak, Zaccagni; Lasagna. All.Juric