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Verso la Lazio, Pisacane: "Non andiamo lì per fare le vittime sacrificali"

"Il primo responsabile di questo momento sono io"

La Redazione
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Dopo la sconfitta di giovedì contro il Sassuolo, il Cagliari è pronto a tornare in campo, domani allo stadio Olimpico contro la Lazio. Mister Pisacane ha presentato la gara alla stampa.

Ecco le sue parole, riportate dal sito della società rossoblù:

“Il primo responsabile di questo momento sono io, che ho la responsabilità della guida tecnica. Poi, siamo consci del fatto che il Cagliari ha 9 punti dopo 9 partite, in linea con l'obiettivo. Ma sappiamo che c’è ancora molto da fare e migliorare.

Recuperiamo Mina e, se non ci saranno intoppi domattina, giocherà contro la Lazio; Ciocci ha subìto una distorsione alla caviglia rimediata stamani e si va aggiungere agli assenti Deiola, Pintus, Rog e Liteta. La squadra nel complesso sta bene, sappiamo tutti di non avere giocato col Sassuolo una partita in linea con le nostre reali potenzialità e quindi da domani si riparte con la voglia di invertire la tendenza e di fare meglio.

La Lazio è una squadra forte, con giocatori di qualità ed esperienza, noi andiamo in campo con la voglia di mettere dentro tutto ciò che abbiamo e che abbiamo preparato in questi giorni, poi come sempre parlerà il campo e vedremo cosa ci dirà. Non andiamo lì per fare le vittime sacrificali, ma con umiltà e coraggio, come nelle prime gare stagionali.

Mi dispiace che su Luperto sia nato un tormentone. Sebastiano è un calciatore importante, lo riconosciamo tutti. A mio avviso e secondo lo staff tecnico ci sono state delle partite che poteva interpretare meglio ma il ragazzo è sereno, lo aspettiamo, sarà utile, potrebbe anche giocare dal 1′ e non è mai stato un caso in questo Cagliari.

Giovedì ho detto che Felici è uno spacca-partite perché, in questo momento, ci siamo resi conto che entrando in corso d’opera incide di più. Poi dipende dalle strategia, può giocare anche dal 1′.

Quando dico che il concetto di modulo è superato mi riferisco alla fase di possesso palla. Credo che questa squadra sia nata per giocare a quattro, me è chiaro che, senza Mina o anche Luperto, bisogna trovare delle contromisure

Folorunsho? Ci può stare che sia un po’ in calo, resta da capire quali siano le analisi da fare per trovare delle soluzioni adatte. Può darsi anche che sia stato io a non farlo rendere al meglio, magari Michael ha bisogno di giocare con continuità dopo una stagione in cui ha avuto un minutaggio non elevatissimo. 

Adopo? Dopo una grandissima annata ha alzato l’asticella e vuole crescere ancora. 

Sicuramente alcuni degli ultimi gol subiti sono un campanello d’allarme, bisogna lavorare senza darsi alibi. Io da allenatore cerco di capire qual è la caratteristica da limare per evitare i gol evitabili, consci che il Cagliari qualche gol di troppo lo può prendere per quelle che sono le sue caratteristiche e il campionato che deve fare in lotta per la salvezza. Spero di ritrovare la solidità di inizio stagione”.

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