Questa mattina, Davide Nicola ha incontrato la stampa per presentare la sfida di domani pomeriggio a Bergamo contro l'Atalanta.
Ecco le sue parole, riportate dal sito ufficiale della società rossoblù:
“Come si sovverte un pronostico? Prima di tutto credendoci. Vediamo se riusciremo a creare dei problemi anche ad un avversario così prestigioso. Affronteremo questa gara convinti delle nostre capacità, di ciò che vogliamo fare, rispettando una grande squadra come l’Atalanta.
Gaetano non ci sarà, ha ricevuto una contusione al ginocchio, vedremo la prossima settimana. Non penso che l’Atalanta doserà le energie in vista della Champions, sono abituati da anni a giocare tre gare a settimana. Gasperini vorrà instradare la gara verso la direzione che ha pensato lui, noi invece vogliamo costruire una partita per farla bene come all’andata, ma questa volta riuscendo a raggiungere qualcosa in più. Con l’organizzazione, la convinzione, la predisposizione al sacrificio, si può fare una gara per far valere i nostri punti di forza. Abbiamo lavorato su questo in settimana e la partita, come sempre, sarà la verifica.
Dovremo essere bravi a lavorare di squadra. Luvumbo? Lavora con noi da questa settimana, non ha i 90 minuti, vedremo se riusciremo a dargli spazio. Coman ha avuto dei minuti contro il Parma, è stato bravo a sfruttare il tempo a disposizione ma anche lui non è al livello degli altri, dal punto di vista fisico. Entrambi possono costituire delle alternative importanti dall’inizio o in corsa, ma giocando pochi minuti.
Coman è normale che abbia attirato l’attenzione, è appena arrivato ed è stato subito determinante con un gol, ma noi dobbiamo andarci cauti, sappiamo che ha qualità e dobbiamo aiutarlo ad inserirsi bene e in fretta: è un ragazzo ricettivo, un lavoratore. Non dobbiamo attribuirgli l’immagine di “Salvatore della Patria” perché potrebbe nuocergli.
Nelle ultime due settimane abbiamo cercato di lavorare sempre più su dei dettagli, nella fase di non possesso, in cui non eravamo stati efficaci. Ci stiamo lavorando ancora, puntando a fare sempre meglio. Fin qui il Cagliari ha fatto delle buone partite, ora siamo entrati nella fase dei dettagli, deve crescere la comunicazione all’interno della squadra, cosa che già sta avvenendo. Questo è un deterrente, per l'avversario, perchè capisce che siamo in grado di leggere qualsiasi situazione che si verifica in campo.
Ho sempre detto di essere favorevole al VAR . Arbitrare non è facile e avere un supporto tecnologico aiuta a sbagliare meno. Ci sono regole che mettono tutti d’accordo e altre interpretazioni di episodi – come i rigori – dove ancora non si ha lo stesso metro di misura. Credo sia difficile, ma una soluzione potrebbe essere fare un debriefing , alla fine di ogni stagione, per capire dove intervenire per migliorare, e portare le proprie esperienze in maniera costruttiva ed efficace. Gli allenatori e i calciatori possono dare la loro versione su alcune dinamiche di gioco, per esempio sulla biomeccanica di intervento in un determinato tipo di situazione. Alcuni rigori assegnati, per esempio, non tengono conto di questo.