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Verso il Cittadella, Liverani: "Vogliamo fare la partita davanti alla nostra gente"

"Mancosu darà tanto al Cagliari"

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Alla vigilia della gara contro il Cittadella, la prima in casa del Cagliari in questo campionato, il tecnico rossoblu Fabio Liverani ha parlato in conferenza stampa sulla sfida di domani.

Ecco le sue dichiarazioni:

"Mancosu? Credo che possa dare tanto al Cagliari. La sua professionalità, le sue qualità. Andare in una squadra in cui sei cresciuto ti dà qualche responsabilità in più e avrà grande voglia di fare bene. L'arrivo di Mancosu è stata un'idea del Presidente e del ds, grazie a loro e alla disponibilità di Marco è stata una trattativa veloce. 

Sarà un campionato difficile, come visto contro il Como, che è una squadra che si conosceva già da tempo rispetto a noi. Avevamo giocatori che stavano recuperando, non al top della condizione. La squadra non ha concesso molto ma ha creato poco. Ci sono dei giocatori, su tutti Rog, che hanno fatto poca preparazione. Adesso i giocatori hanno una settimana in più nelle gambe, e questo è fondamentale. Domani vedremo giocatori con una condizione migliore. 

Mancosu è a disposizione perché ha fatto tutto il ritiro e ha già giocato parecchi minuti. Il mio pensiero è quello dei 4 difensori e dei 3 centrocampisti, poi davanti dipende dai giocatori e dall'avversario. A prescindere dal modulo vedremo una squadra con una condizione fisica migliore. Oggi mi preoccupa la condizione fisica e un miglioramento nella fase di possesso, perché dobbiamo fare meglio e creare di più. 

Cittadella? È una squadra molto equilibrata e lineare. Hanno un grande equilibrio tra ds e modo di costruire la squadra. L'ambiente è super sereno e positivo. Hanno entusiasmo, molti giocatori che vanno lì si riprendono dopo che erano in crisi. Hanno dei meccanismi molto rodati e sono uniti, ci dovrà essere molta attenzione. È chiaro poi che essendo la prima in casa dovremo cercare di fare la partita e vincere. 

Pereiro? Sono stato il primo a parlare con Gaston, il numero che ha fatto contro il Como ci ha dato tanto, ma quello che gli dico è che vorrei avere un Gaston partecipe nei 90' all'interno della squadra. Ha sempre avuto questi colpi, ma per poter diventare quel calciatore che tutti ci aspettiamo voglio di più. Lui lo sa. 

Tramoni? C'è una spiegazione logica. Per cedere un giocatore bisogna che le parti siano tutte d'accordo. Al mio arrivo qui Matteo Tramoni era un giocatore importante per noi. Ma ci vuole anche la volontà nel stare in un posto, dopo che l'allenatore ha dato la massima disponibilità. La volontà del giocatore conta, perché ci sia una cessione ci vuole chi vende chi compra e chi vuole andare via. 

Mercato? Ad oggi numericamente e qualitativamente siamo quasi completi. L'unica casella che cerchiamo di riempire è un esterno sinistro da accoppiare con Carboni. 

Difficoltà sulle fasce? Ci vuole conoscenza e qualche automatismo in più, eravamo in emergenza e i difensori scesi in campo contro il Como avevano pochi allenamenti insieme. 

I giovani? L'impatto è stato buono, hanno dato risposte positive nelle partite fatte, i ragazzi hanno fatto il loro minutaggio, sono contento dei giovani e di tutti in generale. Dobbiamo aumentare i giri, l'intensita e la qualità ma ci vuole anche pazienza per valutare. Prima di 8 ,10 partite di campionato si fa fatica a capire che tipo di campionato sarà. 

Io credo creda che la gente non ha fatto mancare il proprio appoggio, cancellare la retrocessione dell'anno scorso non si può, ma si può guardare avanti, perché può essere uno stimolo in più per tutti. Ho sentito tanta vicinanza alla squadra e all'obiettivo, non avverto tutto questo pessimismo. È evidente che dopo la retrocessione la gente vuole le vittorie, che però vanno ottenute con il sacrificio e il lavoro, non per la maglia che indossi. La squadra ad oggi non ha mai mollato, poi sta a me migliorare questo gruppo. 

Carboni? Gli manca la continuità nel campionato dei grandi, ha qualità, vuole migliorare e ha trovato una società che crede in lui. Non esiste un problema Carboni, avrà il suo minutaggio perché se lo merita per come lavora".

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