69 presenze in Serie A con la maglia dell’Hellas Verona, che ha indossato per 8 stagioni e mezzo. Eppure il massimo campionato italiano avrebbe potuto assaggiarlo decisamente prima, ma nel 2007, arrivato dal Brasile, scelse di partire dall’allora C1, che sarebbe diventata Prima Divisione, per un’ascesa che lo avrebbe condotto ai livelli più alti.

Rafael de Andrade Bittencourt Pinheiro, noto semplicemente come Rafael, sa bene cosa sia il sacrificio, al fine di ottenere i meritati riconoscimenti.

Superato da Gollini in ascesa, lo scorso gennaio ha salutato il Nord ed è giusto al Cagliari, in punta di piedi, conscio, nonostante i quasi 34 anni e una notevole esperienza, di avere dinnanzi a lui un grande portiere come Marco Storari, dal quale avrebbe avuto ancora tanto da imparare. Ed allora ha pazientato, sino all’ultima giornata, contro la Pro Vercelli, dove il tecnico Rastelli ha deciso di affidargli le chiavi della porta rossoblù.

Riconfermato per la stagione in corso (con l’acquisto a titolo definitivo e un contratto annuale), il brasiliano ha atteso la chiamata, giunta a Bologna, quando la dubbia espulsione di Storari ha condotto al suo ingresso. La prima da titolare, al Sant'Elia contro l'Atalanta, ha regalato subito emozioni, con un rigore neutralizzato a Paloschi che ha consentito, per la prima volta, di non subire reti.

Contro la Sampdoria un’altra chance, complice l’infortunio di “Marcone”, e altri 3 punti guadagnati. Una sorta di amuleto, il buon Rafael, tra le mura amiche.

Ora sarà affidato a lui il compito di difendere i pali del Cagliari per almeno un mese, tempo necessario affinché il titolare Storari possa recuperare.

Il portiere brasiliano, siamo certi, saprà garantire massima affidabilità, regalando altri interventi decisivi e meritandosi gli applausi dei tifosi rossoblù, pronti a ribattezzarlo il "nuovo portafortuna" (il "Talismano" Padoin ci perdonerà).