Lunedì il sindaco di Cagliari Massimo Zedda incontrerà una delegazione di un gruppo imprenditoriale americano: oggetto della riunione lo stadio Sant'Elia. Il gruppo - a quanto pare specializzato nella costruzione di impianti sportivi - vuole vederci chiaro sulla questione Sant'Elia, capire cosa è possibile fare e cosa no. Un incontro per conoscersi, approfondire le varie tematiche, vedere se esistano garanzie e presupposti per potersi impegnare nella realizzazione del nuovo stadio cittadino. Ma la domanda è: un incontro fa una vendita?
Un interessamento nei confronti dello stadio fa del Cagliari una società a stelle e strisce? Necessariamente chi per mestiere si occupa di costruire stadi ora improvvisamente decide di investire nel calcio e quindi acquista la Cagliari Calcio? Il Cagliari agli emiri, il Cagliari ai cinesi, il Cagliari agli americani. Tutti creano confusione, la disinformazione regna anche dove non ti aspetti. Tutti a rincorrere la notizia, tutti in cerca di scoop. I tifosi non comprendono, chiedono chiarezza, sono stanchi di sognare e di rimanere illusi.
Cellino vuole vendere, almeno così pare, così dovrebbe essere, questa pare essere di fatto la sua volontà. Tutto più che legittimo. Ma per il bene dell'informazione e per il bene dei tifosi non si può ogni giorno scrivere una nuova notizia, o meglio una nuova non notizia. Bisogna avere il coraggio giornalistico di non riportare notizie giusto per riportarle. Occorre avere una linea, una pista, seguirla, giusta o sbagliata che sia, almeno per coerenza e fino in fondo.
Meglio sbagliare e rimanere coerenti, piuttosto che dirne una nuova ogni giorno.
Il nostro quotidiano resta fermo sulla propria posizione e non balza di nazione in nazione: abbiamo riferito e continuiamo ad insistere sul fatto che in data 6 febbraio è stato firmato il documento preliminare di vendita della Cagliari Calcio in favore della Qatar Foundation e che un netto anticipo economico è stato versato presso una banca cittadina.
Ci sbaglieremo, staremo a vedere, ma un incontro, un interessamento per la questione stadio non significa necessariamente acquisizione della squadra. Si può sempre costruire uno stadio ed affittarlo a chi diverrà il nuovo proprietario della Cagliari Calcio. Basta, rispetto per i tifosi.

