La piazza di Cagliari storicamente è una delle più adatte al fine di rivelare diversi talenti al grande pubblico. Diego Farias infatti, prima di sbarcare in rossoblù su espressa volontà di Zeman, aveva lasciato solo intravvedere le doti che ora paiono chiare ed indubbie.
Dopo un inizio difficile costellato da tanto impegno e diversi errori sottoporta, l’estroso brasiliano è stato uno dei pochi a distinguersi nell’annata costata la retrocessione.
In B, invece si è contraddistinto come un protagonista indiscusso, trascinando compagni a suon di goal e assist. 14 reti e 13 passaggi vincenti lo collocano come il capocannoniere della squadra, ma soprattutto l’arma più pericolosa a disposizione di Rastelli, in grado di inventare e creare costantemente diversi pericoli alle difese avversarie. Non solo, Farias può disimpegnarsi senza troppo problemi come seconda punta, trequartista o ala, garantendo di fatto duttilità e grosse capacità d’adattamento.
Caratteristiche che lo renderanno fondamentale in una stagione che si preannuncia si difficile, ma che verrà affrontata dalla dirigenza in primis, senza eccessive paure e con l’obiettivo di agguantare qualcosa di più che una sofferta salvezza.
Tali speranze passano anche e soprattutto dai piedi del brasiliano, che avrà il compito di limitare le proprie pause, sfruttando così la grande occasione che Cagliari può regalargli.
Quella che si appresta ad iniziare deve essere la stagione della definitiva consacrazione per un ragazzo che sembra non aver espresso ancora appieno tutto il proprio indiscutibile potenziale.
Voto alla stagione: 7,5