Partecipa a Blog Cagliari Calcio 1920

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Cagliari, dalle scommesse alle certezze: quando l'esperienza insegna

Le strategie di mercato, dopo il primo anno della gestione Giulini, sono cambiate: si punta sulla concretezza

Condividi su:

Accantonati i festeggiamenti per il ritorno in Serie A, che ha riportato in casa Cagliari entusiasmo, serenità e consapevolezza dei propri mezzi, ora si lavora per la stagione che verrà. I giocatori si rilassano,  “baciati” dal sole, e si godono le vacanze. Lo fa anche Massimo Rastelli che però dà sempre uno sguardo al cellulare in attesa di aggiornamenti, da parte di Tommaso Giulini e Stefano Capozucca, sui movimenti di mercato.

La rosa per il prossimo campionato nella massima serie, come ribadito più volte ad unisono da presidente, direttore sportivo e allenatore, verrà allestita senza fretta poiché la necessità è quella di non stravolgere il lavoro compiuto precedentemente e di integrare qualche innesto di qualità ed esperienza. Ed è proprio il fattore legato all'esperienza che dall'arrivo in Sardegna di Capozucca ha inciso, al momento sempre in maniera positiva, sulle manovre di mercato del club. Le doti caratteriali e tecniche di un giocatore sono indispensabili, ma anche conta anche il curriculum.

Due stagioni fa, la prima della gestione Giulini e della retrocessione in Serie B, la politica di mercato intrapresa dal patron rossoblù e dall'allora direttore sportivo Francesco Marroccu fu quella di puntare su giovani promesse, per accontentare le richieste di Zdenek Zeman. Infatti, sui diciannove giocatori acquistati, solo nove avevano esordito in Serie A (Balzano, Brkic, Capuano, Diakitè, Donsah, Farias, Gonzalez, Longo e Joao Pedro) ma solo sei superavano le dieci presenze (Balzano, Brkic, Capuano, Diakitè, Farias e Gonzalez), mentre per gli altri dieci la categoria era inedita (Colombi, Cragno, Benedetti, Ceppitelli, Capello, Crisetig, Caio Rangel, M'Poku, Husbauer e Cop); inoltre, quattordici erano nati negli anni '90 e gli altri cinque, invece, negli anni '80L'esito finale, come noto, fu fallimentare.

La scorsa estate, dopo essersi fatto consegnare le “chiavi” del mercato, Capozucca puntò su profili di categoria superiore (Colombo, Rafael, Munari, Salamon e Storari), su altri che conoscevano per filo e per segno il torneo cadetto (Barreca, Benedetti, Cinelli, Di Gennaro, Fossati, Giannetti, Melchiorri e Pisacane), sulle nuove (e talentuose) leve (Cerri, Deiola, Krajnc e Tello) e sulle conferme dei pezzi pregiati (Capuano, Ceppitelli, Farias, Joao Pedro, Murru e Sau). Nessuna scommessa, ma tante certezze che hanno regalato ai rossoblù l'obiettivo prefissato.

In questa sessione estiva di mercato, che inizierà ufficialmente il 1 luglio, Capozucca ha messo nel mirino giocatori che hanno calcato palcoscenici importanti, con una carriera alle spalle di tutto rispetto. Il nome più caldo è certamente quello di Bruno Alves (34), oggetto del desiderio del Cagliari, roccioso difensore centrale con 429 presenze in carriera, quattro volte campione in Portogallo, due in Russia e una Turchia, oltre ad aver alzato coppe nazionali; giocatore che, seppur senza aver mai giocato in Italia, può vantare un curriculum internazionale di enorme valore.

Nella lista stilata dal direttore sportivo del Cagliari, ci sono altri giocatori che hanno collezionato un numero importante di presenze in carriera, sia in Italia che nei campionati esteri. Tra i tanti ecco Birsa, Britos, Gazzi, Rincon, Valdifiori e Romulo; c'è anche qualche “piccolo” come Biraghi, Ganz, Ionita, Lasagna, Raicevic e Terracciano.

La musica, dopo l'errore di percorso, è cambiata definitivamente. L'esperienza insegna.

Condividi su:

Seguici su Facebook