Prima l'agonia, poi la tremenda amarezza per la retrocessione. "Non vogliamo partecipare alla Serie B, vogliamo vincerla". La frase è di Tommaso Giulini, che all'indomani della dolorosa perdita della massima serie, ha subito messo a fuoco l'obbiettivo per la successiva stagione. Primo atto, la scelta del nuovo direttore sportivo e del tecnico chiamato a guidare il nuovo Cagliari all'immediata risalita in Serie A.
Stefano Capozzucca ha portato esperienza, pragmatismo e concretezza. Massimo Rastelli porta in dota conoscenza della cadetteria e cattiveria agonistica, oltre ad idee chiare ed una grinta contagiosa. Insomma, si è partiti davvero con il piede giusto facendo tesoro degli errori passati.
C'è da costruire una corazzata in grado di non avere rivali. Storari per la porta e Melchiorri per l'attacco sono due grandi colpi firmati Tommaso Giulini. Poi ci sono Fossati e Barreca, giovani, sì, ma di ottima fattura. Nessuna scommessa, i tempi sono cambiati, dagli errori si impara, c'è voglia di rivalsa, non solo a parola, appunto con i fatti e con l'intento di arrivare al pre ritiro di Asseminello - in programma dal 12 Luglio - con una squadra quasi pronta, definitiva.
Una creatura forte ed autorevole da consegnare a mister Rastelli. Meno prestiti e più giocatori davvero vogliosi di sposare a lungo il progetto Cagliari.
Giusto lasciar partire chi non è funzionale alla "creatura" rossoblù, giusto cedere chi non ha la fame e la voglia per combattere per centrare l'obbiettivo promozione, giusto cedere chi proprio non è possibile trattenere (vedi Ekdal) in Serie B. Giusto farlo, traendone il massimo profitto.
Nei prossimi giorni, verranno formalizzati nuovi acquisti, c'è da irrobustire la rosa e renderla completa in ogni reparto.
Doveroso ripartire da Sau: c'è da scommetterci, farà un grande campionato. E poi Dessena "la maglia del Cagliari è la mia seconda pelle", certamente Andrea Cossu (rinnovo in arrivo) potrà dare un contributo (in campo e nello spogliatoio) fondamentale.
L'identità sarda se possibile va rafforzata, Murru merita una chance, Barella non dovrà più essere il futuro ma il presente.
Se poi si riuscirà a trattenere (come pare) Donsah e Farias, allora il Cagliari che si presenterà ai nastri di partenza sarà davvero la "Juventus della Serie B".
La piazza sta ritrovando fiducia, "la fede non retrocede", il malandato Sant'Elia si candida a diventare finalmente il fortino rossoblù.
È cambiato lo stemma, i 4 mori guardano al futuro, alla vittoria, alla Serie A. In bocca al lupo Presidente, il riscatto l'attende. In bocca al lupo Cagliari: #crediAmoci!

