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Que garra, Alejandro!

Il difensore uruguaiano ha trovato un ambiente favorevole in Sardegna

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Quando sali su un aereo che da Montevideo ti porterà in Italia, già sogni di lasciare il segno. Hai 25 anni, sei un difensore stimato in patria, col Penarol hai totalizzato quasi 80 presenze in tre stagioni, condite da un gol. Sei pronto per il salto nel “calcio che conta”, nella lontana Europa. Un anno e mezzo più tardi, però, ti ritrovi ancora al punto di partenza. Ti chiedi cosa sia che non va, ma sei pronto per cominciare, stavolta per davvero.

Alejandro Damian Gonzalez è la scommessa che non ti aspetti, colui il quale arriva con alle spalle attaccata l’etichetta di “panchinaro”, ma non ci sta, vuole dimostrare che a Verona, con tutta probabilità, si erano sbagliati.

Sarà forse per la nebbia, il freddo, l’accoglienza poco calorosa delle persone. Gonzalez non si sentiva in un ambiente familiare. Troppa la differenza con suo Uruguay. E quei 4 rigori causati in 13 presenze, un fardello da cercare di scacciare presto. Poi, l’ultimo giorno del mercato estivo 2014, l’accordo col Cagliari, una nuova occasione. Ma, all’improvviso, tutto saltava. E si ripresentava lo spettro della panchina, con appena 5 presenze nel corso di questa stagione in gialloblù.

Qualche settimana fa, però, finalmente lo sbarco in Sardegna. Il ragazzo ha subito compreso di sentirsi “a casa”. Un match di rodaggio, in Coppa Italia contro il Parma, utile per riassaporare il campo ma non per conseguire un risultato positivo.

Domenica, contro il Sassuolo, l’esordio al Sant’Elia: il centrale, adattato laterale di destra, ha sfoderato una prestazione inimmaginabile da addetti ai lavori e tifosi. Corsa, spinta, grinta, velocità, e quegli interventi in scivolata così puliti da farli apparire roba semplice.

Il Cagliari e gli uruguaiani: una storia che, con Alejandro, potrebbe continuare. Un amore a prima vista, che attende di essere consolidato. Gli esempi non mancano, ultimo dei quali l’attuale allenatore del Bologna Diego Lopez, che appena torna nella terra che lo ha adottato fa subito tappa al Poetto.

Non ce ne vogliano l’infortunato Balzano e Pisano. La fascia, per il momento, in attesa di poter tornare al suo ruolo naturale, è solo di Gonzalez. Anzi, chiamatelo pure “Speedy Gonzalez”, se l’è proprio meritato.

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