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Cagliari, una sosta per ripartire da zero

Ecco cosa devono migliorare i rossoblu durante questa pausa

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Tempo di sosta: il campionato si ferma per dare spazio alle Nazionali e i rossoblu (chi non partirà) avranno l'occasione di raccogliersi ad Asseminello per ricaricare le energie, soprattutto mentali, prima della ripresa. Al momento i sardi sono fermi a 3 punti, ultimi in classifica, senza ancora aver vinto un match.

È palese che ci sia tantissimo su cui Mazzarri dovrà lavorare, e questa pausa cade al momento opportuno. Il Cagliari in queste due settimane deve ripartire dalle poche certezze che ha in questo momento ma deve anche migliorare tutto quello che c'è da migliorare. Uno dei punti fermi a cui aggrapparsi si chiama Joao Pedro, ma da solo non basta, e allora bisognerà affinare l'intesa con Keita, che per ora sta dimostrando di poter fare il titolare. 

Ma le vere lacune si sa, sono a centrocampo e soprattutto in difesa. Nandez e Marin sono due trascinatori, ma solo se il resto della squadra li segue: serve il carisma e la personalità di Kevin Strootman per svoltare, l'olandese finora non ha mai convinto veramente, anche per i soliti problemi fisici, ma adesso c'è bisogno del suo apporto in mediana, altrimenti il gioco stenta.

Ma il problema vero e proprio è la retroguardia. Per adesso i rossoblu hanno la seconda peggior difesa della Serie A, non hanno ancora mantenuto la porta inviolata in queste prime 7 partite e si sono viste più volte amnesie di reparto gravi. Questo dovrà essere l'aspetto su cui Mazzarri dovrà concentrarsi di più: trovare una solidità difensiva è fondamentale, ma non è solo questione di linea.

La difesa a quattro sembra più tagliata per questa squadra, ma se Godin e compagnia sbagliano anche i movimenti più semplici non si va avanti. La dimostrazione c'è stata con il Napoli, dove, nonostante uno schieramento in fase di non possesso ai limiti del catenaccio, si è preso gol dopo 10' perché la trappola del fuorigioco non ha funzionato. Finora tutti quanti i difensori hanno commesso degli errori, non c'è nessuno al momento che dia sicurezza, per cui bisognerà puntare sul reparto più che sui singoli.

E poi, la testa. Questo Cagliari non è vivo, il fuoco che aveva dentro l'anno scorso con Semplici sembra essersi spento, Mazzarri ora deve ravvivarlo. Il gol preso negli ultimi minuti contro il Venezia è l'emblema di questo inizio di stagione, un vorrei ma non posso che sta caratterizzando queste partite grige dei sardi. Con la sosta bisognerà ripartire da zero, sperando per forza un cambio di marcia: perchè di tempo ce n'è, ma è sempre meno.

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