Ci siamo. Dopo il Cagliari, nel cuore di Radja Nainggolan viene Lei, la Roma. Questa domenica, nella cornice della Sardegna Arena, il centrocampista belga incontrerà la squadra con cui si è affermato in Italia e in Europa, sfiorando una finale di Champions e togliendosi numerose soddisfazioni.
Quattro anni intensissimi, dove il Ninja è diventato uno dei simboli del club capitolino, guadagnandosi il soprannome di "gladiatore", scelto per pochi eletti da quelle parti. La stagione migliore della sua carriera fu proprio in giallorosso: nel 2016/17 arrivò a quota 11 reti in campionato, un record assoluto per il numero 4 del Cagliari.
Nainggolan è rimasto sempre fortemente legato alla Capitale: il trasferimento all'Inter non ha scalfito l'amore del popolo giallorosso, che ogni volta che l'ha incrociato si è alzato in piedi e ha iniziato a intonare cori come se fosse ancora uno di loro. L'ultima dimostrazione è stata lo scorso ottobre, dove i rossoblu strapparono un 1-1 in casa della Lupa, e all'uscita dal campo di Radja l'Olimpico lo salutò con una standing ovation.
Domenica sarà un giorno speciale per il leader dei sardi, che vedrà tante vecchie facce e un po' di nostalgia gli attraverserà gli occhi. Fino al fischio d'inizio però, perché ci sono tre punti in palio e perché il Cagliari deve assolutamente rialzarsi dopo una crisi che dura da due mesi. Anche a costo di fare un brutto scherzo alla sua Lupa.