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Cagliari-Parma: l’analisi tattica

I ducali soffrono i cross dalle fasce e gli inserimenti centrali da dietro; occhio ai velocissimi Biabiany e Sansone

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La sfida del Tardini vede impegnate due squadre con gli stessi punti in classifica, 18, ottenuti in entrambi i casi alla luce di 4 vittorie e 6 pareggi: l’unica differenza è che i sardi hanno ottenuto tutti i successi in casa, mentre i ducali si possono fregiare di una vittoria in trasferta a fronte delle tre conseguite al Tardini.

Il Cagliari

Mister Lopez, almeno in partenza, dovrebbe affidarsi ancora all’ormai consueto 4-3-1-2; davanti ad Avramov i soliti quattro di difesa, con l’unico dubbio a sinistra tra Murru e Avelar: il sardo è più attento in copertura, il brasiliano più capace quando si tratta di spingere. La scelta finale del mister per dirimere questo ballottaggio dirà molto sul tipo di gara che l’uruguagio vorrà impostare. I due terzini avranno un compito molto arduo, visto che spesso si troveranno nell’uno contro uno con i veloci esterni parmensi, in particolare non pochi problemi creerà la velocità di Biabiany sulla corsia sinistra del Cagliari, dove spesso ci sarà da gestire anche la probabile inferiorità numerica creata dalle sortite offensive di Cassani.

A centrocampo mancherà il fondamentale Conti che, per l’occasione, verrà sostituito in cabina di regia dal Ninja Nainggolan, affiancato da Dessena ed Ekdal chiamati al solito duplice compito di copertura delle fasce in fase di non possesso e di accompagnamento della fase offensiva con qualche inserimento centrale: entrambi hanno le caratteristiche giuste per farlo. In quest’ultima avrà fondamentale importanza la posizione di Cossu, che dovrà essere bravo a non dare punti di riferimento ai tre centrali di centrocampo ducali, magari allargandosi lateralmente come d’altronde piace fare particolarmente al folletto sardo. Con l’Inter, il Parma ha dimostrato di patire particolarmente i cross dalle fasce, per cui – posta l’intoccabilità di Sau, protagonista di un magic moment – le abilità aeree Pinilla e di Nenè (magari a partita in corso) potrebbero diventare un’arma in più per i rossoblù.

Gli avversari

Il Parma è squadra con un tasso tecnico superiore alla media: i vari Cassano, Sansone, Biabiany e Parolo (che però sarà assente, come Conti, per squalifica) lo testimoniano; è inoltre guidata da un tecnico molto preparato tatticamente, quel Donadoni messo alla porta da Cellino forse con eccessiva fretta. L’ex ct della nazionale italiana vuole una squadra camaleontica, capace di assumere più assetti di gara e di variarli anche a partita in corso. In questi ultimi tempi il Parma si è disposto con un 4-3-3 (modulo con il quale dovrebbe scendere anche domani), ma in passato anche il 3-5-2 è stato spesso utilizzato.
Con questo modulo, la squadra emiliana punta molto sugli esterni, con i velocissimi esterni alti Biabiany e Sansone spesso assistiti dai due terzini Gobbi e Cassani, che coi loro inserimenti permetteranno alle due ali parmensi di accentrarsi spesso. Ma la presenza di Cassano porterà più frecce nella faretra di mister Donadoni: il falso nueve alla spagnola, infatti, spesso arretrerà di qualche metro per poi lanciare – negli spazi così creati centralmente – soprattutto il rapidissimo Sansone
A centrocampo sarà una grossa perdita l’assenza di Parolo, molto abile negli inserimenti offensivi e nel dare qualità in mezzo al campo. Acquah, Munari e Marchionni costituiscono un reparto più muscolare, ma attenzione comunque: Donadoni vuole moto perpetuo, che possa mandare in tilt il centrocampo avversario.
La difesa a quattro, come già detto in precedenza, potrebbe patire i cross dagli esterni, così come gli inserimenti centrali da dietro dei centrocampisti. Occhio ai due centrali Paletta e Lucarelli sui calci piazzati: sono veri bomber d’area in quelle circostanze.

Sarà, insomma, una partita aperta a tutti i risultati, col Parma desideroso di festeggiare in casa il centenario. Ma il Cagliari, ne siamo certi, non vorrà assolutamente fare la parte della vittima sacrificale.
 

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