Proprio ieri si sono svolti i sorteggi della fase finale dei campionati mondiali di calcio di Brasile 2014, che hanno decretato un girone tostissimo per l’Italia. Quel che interessa a noi, però, è sapere chi tra i nostri rossoblù potrebbe disputare – da protagonista o anche solo da comprimario – il più importante torneo di calcio al mondo, quello che tutti i calciatori sognano da bambini.
Ad oggi, il più vicino al paese del sole e del samba pare essere Astori, ormai quasi stabilmente tra i convocati di Prandelli e che potrebbe rientrare tra i 23 convocati per il Mondiale. Certo che anche il buon Davide ci deve mettere del suo: le ultime non esaltanti prestazioni col Cagliari devono riportarlo sulla retta via, ha già dimostrato di avere talento e di essere un difensore affidabile ma deve tornare ad avere la testa solo sul campo e lasciar perdere le continue voci di mercato.
Altro gioiello della società sarda è il Ninja Nainggolan, anch’egli disturbato da voci di trasferimento un po’ qua un po’ là, vere o presunte, ma che riesce ad assicurare comunque un discreto rendimento: ha da poco ritrovato la convocazione nella nazionale belga, vera fucina di talenti che può usufruire di una generazione di fenomeni.
La concorrenza per Radja è tanta, i connazionali che militano nel campionato inglese hanno più visibilità di lui, ed è questo un handicap da non sottovalutare; ma il nostro guerriero ha talento, è non a caso richiesto dai grandi club e giocando con continuità potrebbe guadagnarsi il Mondiale (tradotto: Ninja resta a Cagliari).
Altro pezzo raro per il mercato è Ibarbo, anch’egli tornato in nazionale colombiana nell’ultima tornata di amichevoli internazionali. Pure nel suo caso la concorrenza è altissima: Muriel, Falcao, James Rodriguez, Jackson Martinez, Cuadrado; insomma grandissimi nomi, ma Victor con la sua velocità e imprevedibilità potrebbe tornare utile al c.t. sudamericano Pekerman.
Infine, “El Pistolero” Pinilla: nel suo Cile potrebbe tranquillamente rientrare nel parco attaccanti, ma decisiva sarà la sua condizione fisica in prossimità della chiusura delle convocazioni.
I troppi infortuni sono sempre stati il suo tallone d’Achille, speriamo per lui – e per il Cagliari – che non gli pregiudichino la chiamata nella seleccion cilena.