Ci siamo, è cominciato il conto alla rovescia che porta a Parma-Cagliari. Terza giornata, si inizia a fare sul serio e la squadra di Maran, che arriva da due sconfitte in altrettante partite, già non può permettersi di sbagliare.
Con Pavoletti out diversi mesi - perché si sa, quando le cose vanno male possono sempre andare peggio - il peso dell’attacco si è spostato sulle possenti spalle del brasiliano Joao Pedro, il quale dovrà essere bravo a trascinare la squadra nel momento di massima necessità come e più del neo acquisto Simeone. Non che fino ad ora non lo abbia fatto, anzi: l’unico gol realizzato in campionato (il pareggio contro l’Inter) porta la sua firma così come praticamente quasi tutte le reti del precampionato rossoblù.
È in forma Joao Pedro, e segna: è proprio questo suo momentaneo stato di grazia che porta addetti e tifosi ad identificarlo inevitabilmente quasi come un faro nella notte, capace di illuminare il cammino quando il buio opprimente avvolge tutto il resto. E lui, carico e motivato come mai lo era stato con addosso la maglia del Cagliari, ha risposto presente.
Tuttavia ancora non basta: proprio quando le cose (almeno personalmente) vanno bene bisogna spingere ancor di più sull’acceleratore per non abbassare l’asticella, per mostrare al mondo di che pasta si è fatti quando il gioco si fa duro.
I protagonisti convivono quotidianamente con le responsabilità , fa parte del gioco, del loro essere: a Joao la scelta se essere protagonista o comparsa nell’importante film che sarà la stagione del centenario.