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Cagliari, retrocessione vicina. O forse no...

Nell'aria si respira pessimismo, ma la salvezza potrebbe essere meno difficile di quanto sembri

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L'inferno è lì, vicino vicino. Tre partite che suonano inequivocabilmente come una condanna, contro avversari tanto, troppo tosti per questo piccolo Cagliari. La retrocessione si respira nell'aria, nella demoralizzazione di tifosi che hanno perso la speranza, nella mancanza di fiducia in un inversione di tendenza.

Eppure. Eppure il Cagliari è ancora davanti al Chievo e alla Spal, il famoso cuscinetto che separa i rossoblù dal baratro della B. A ciò si aggiunga che, seppure i ferraresi appaiano in gran forma, dopo la sfida col Benevento affronteranno il Torino (in trasferta) e la Samp, non due clienti agevolissimi. Più in discesa il calendario degli scaligeri, che se la vedranno con Crotone, Bologna e Benevento. Tuttavia non si può certo dire che i gialloblu se la passino meglio dei sardi, con l'esonero di Maran appena materializzatosi dopo un inizio di 2018 nero che più nero non si può.

Pensare che entrambe le squadre possano strappare almeno tre punti in effetti non è assurdo, ma sembra altrettanto difficile che i rossoblù non tirino fuori nemmeno un punticino dalle ultime gare. La prima considerazione è meramente statistica: pensare ad un Cagliari all'asciutto nel tris con Roma, Fiorentina ed Atalanta significherebbe vedere i sardi chiudere con un punto nelle ultime sei sfide e quattro nelle ultime dieci, troppo poco anche per la legge dei grandi numeri.

Inoltre, seppure la Sardegna Arena non abbia portato grande fortuna ai rossoblù, due dei tre incroci di fuoco si giocheranno in casa, e il fattore campo sa pesare tantissimo negli scontri di fine campionato.

Scendendo nel dettaglio, la partita con la Roma sarà difficile ma non impossibile: i giallorossi hanno distanziato l'Inter nell'ultimo turno di campionato, e arriveranno alla sfida in Sardegna reduci dalla semifinale di Champions. Comunque vada, è possibile che la testa di Dzeko e compagni resti al Liverpool, per non parlare delle energie. Il Cagliari può approfittarne.

Il secondo match vedrà gli isolani opposti alla Fiorentina. Questa (13 maggio, non una data qualsiasi) sarà una gara che andrà aldilà dei valori tecnici in campo, per l'alto contenuto emozionale di cui sarà dotata e verosimilmente manderà i 90' in secondo piano. Difficile dunque sbilanciarsi in previsioni.

Il campionato dei rossoblù terminerà in casa contro l'Atalanta. Attenzione, perché i bergamaschi hanno alte probabilità di disputare l'ultima gara con la qualificazione alla prossima Europa League già in tasca. In questo caso l'ultima gara potrebbe essere una semplice festa per i nerazzurri, che potrebbero anche decidere di lanciare i tanti giovani della prosperosa primavera.

Sono solo considerazioni, microanalisi supposte e incerte, ma che meritano una piccola riflessione e, perché no, una lieve ventata di cauto ottimismo.

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