È stata una settimana terribile quella che il Cagliari si accinge a terminare.
Tutto è cominciato domenica scorsa, quando, dopo aver interrotto il riscaldamento prepartita, i rossoblù hanno fatto ritorno negli spogliatoi, ricevendo la notizia della tragica scomparsa di Davide Astori. Il tecnico Lopez, colto da un lieve malore, non riusciva ad accettare che il suo compagno prima e giocatore da lui allenato poi fosse venuto a mancare, così all’improvviso.
Non solo i veterani, ma anche coloro che militano nella compagine sarda da qualche anno, si erano allenati con l’ex difensore nell'estate 2014 (prima del trasferimento alla Roma), poi, nell'estate 2015, per un solo giorno quando, con tutta la sua professionalità, Astori si era presentato nel ritiro isolano assistendo pure all’amichevole disputata a Villacidro, partendo in seguito in direzione Firenze.
I ragazzi, alcuni dei quali visibilmente provati e tuttora increduli, hanno ripreso ad allenarsi. Probabilmente Sau, Cossu, Dessena, giusto per citarne alcuni, oltre al mister e ai suoi collaboratori Fini e Agostini, sul terreno di gioco si saranno soltanto guardati tra di loro, senza proferire altre parole e tenendosi dentro il dolore per la scomparsa dell’amico.
Quel dolore che dovranno trasformare in rabbia agonistica per dedicare le prossime vittorie al caro Davide. Senza farsi abbattere.
A questo proposito sarà di grande aiuto il supporto dello psicologo del club, per cercare di superare la tristezza che li sta accompagnando in queste giornate tetre. Ma sarà fondamentale, domani, anche il sostegno di tutta la Sardegna Arena, con il pubblico, che ci si augura al 13' possa alzarsi in piedi e cominciare ad applaudire, a sospingere la squadra verso un risultato positivo contro un’avversario tutt’altro che semplice.
Ad aggravare una situazione complessa, come un fulmine a ciel sereno è giunta ieri la notizia della squalifica per doping di Joao Pedro. Per il momento nessun commento, se non parole di incoraggiamento rivolte da alcuni compagni al brasiliano. Un'altra mazzata, dunque, che dovrà essere digerita dal Cagliari: ai rossoblù il compito di essere più forti di tutte le vicissitudini che li hanno accompagnati in questa assurda settimana iniziata la scorsa domenica.
