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Le parole di Cellino incrementano dubbi e alimentano confusione

Tanti gli interrogativi lasciati aperti dal presidente rossoblù

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Con l’intervista rilasciata sul principale quotidiano cagliaritano, Cellino ha rotto il silenzio degli ultimi tempi spiegando alcuni retroscena di alcune sue recenti azioni.
Tutto bene, se non fosse che ciò che ha detto il presidente al cronista non fa che aumentare i dubbi sul suo operato e su quello della società in genere. Mettiamola così: un qualunque tifoso del Cagliari legge l’intervista e in base ai fatti (non parole) recenti non capisce quale sia la percentuale di verità di quelle lettere stampate su una pagina di giornale. E’ illegittimo avere dubbi? Quando si tratta di Cellino no.

Per esempio, quanto può essere veritiero affermare che Lopez facesse di testa sua, soprattutto per quanto riguarda le formazioni schierate in campo, senza ricevere nessun tipo di disposizione “dall’alto”? Quindi il continuo ostracismo degli ultimi tempi di gente come Murru e Sau sarebbe solo dettato da questioni tecniche ed è stato l’allenatore in persona a decidere le loro esclusioni, o c’è qualcos’altro che obbliga la società a tenerli ai margini?

Altro dubbio: si dice che tenere Lopez è stato un grave errore. L’anno scorso non veniva detto ciò, visti i risultati della squadra nel girone di ritorno. I casi sono due: o l’uruguagio ha cominciato a fumare roba buona la domenica delle partite oppure le scelte tattiche scapestrate degli ultimi mesi sono state dettate da quel poco che vi era disponibile al momento. D’altronde, quando la coperta è corta è facile vedere giocatori fuori ruolo. Ma chi l’ha data questa “coperta” all’allenatore, se non la società?

E Pulga? Vada che la soluzione interna al momento sembrava l’unica proponibile, sia per i costi sia per l’incognita di un nuovo allenatore, ma alla fine cosa è cambiato? A febbraio Lopez salta, Pulga lo dovrebbe sostituire ma poi si fa dietrofront: fuori Pulga e Lopez nuovamente al suo posto. Ora rieccoci con il medesimo scenario, con l’uruguaiano “fatto fuori” e rientro dell’ex giocatore del Cagliari di Ranieri. Cambiare tutto per non cambiare niente: così sembra al solito tifoso dubbioso.

La società è in confusione pura e questa mancanza di progetto comune non fa che riflettersi sul rendimento della squadra. Basti vedere cosa è successo al Milan di questa stagione.

I dubbi sugli ultimi mesi della Cagliari Calcio non finiscono qua, ma non basterebbero tre pagine per elencarli. Dalla farsa stadio all’obbligo di cacciare Lopez (sempre lui, poveretto!) dato a Cellino dagli arabi ci sarebbero ancora tante domande da fare, ma chissà se le risposte sono volate col vento rendendo improbo riuscire ad acciuffarle.

Ora l’unica cosa certa è che c’è una salvezza da conquistare, e che questa rischia di giungere comunque, per manifesta inferiorità degli avversari. A meno di non scherzare troppo a lungo col fuoco.

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