Inizialmente sei, con Cop per due giornate, e ora cinque. Ma il problema non è questo numero, bensì un altro: quello delle reti segnate. Le quali sono undici in dodici partite, tre delle quali realizzate dal reparto offensivo del Cagliari, formato da Pavoletti, Sau, Farias, Melchiorri e Giannetti. E solo due di questi, però, hanno trascritto nel referto la propria firma: Pavoloso, con due, e Pattolino, con una. Se non esultano gli attaccanti, almeno c’è chi gli sostituisce: Joao Pedro (3 gol), Barella (2), Faragò (2) e Ceppitelli (1).
I numeri – Rastelli e López, seppur con schieramenti diversi (4-3-1-2 e 3-5-2), hanno preferito opporsi agli avversari con una coppia d’attacco, senza raccogliere, però, i frutti sperati. Per l’allenatore uruguaiano, da quattro partite sul ponte di comando, c’è ancora tempo. Comunque, carta canta. Partendo dalle «bocche di fuoco», Pavoletti, in nove gare e 735’, ha calciato in porta 27 volte, con 11 errori, e ha trafitto Genoa e Benevento; Sau, che è sempre sceso in campo ma ha collezionato meno minutaggio del «9» (658’), ha trovato il bersaglio col Crotone, ha spedito alto un rigore col Benevento e, sui 14 tiri effettuati, 4 sono terminati sul fondo. Passando alle «bocche asciutte», invece, ci sono: Farias con undici partite e 671’, 16 conclusioni, 3 delle quali out, e un penalty sbagliato; Giannetti a quota tre incontri e 149’, un tentativo nello specchio e l’altro no; e Melchiorri, unico giustificato, ancora senza una presenza a causa dei consueti problemi fisici.
Raramente decisivi – In dodici sfide, il Cagliari ha raccolto altrettanti punti, frutto di quattro vittorie e otto sconfitte, ma solo due portano il marchio del pacchetto offensivo: Cagliari-Crotone 1-0, all’esordio alla Sardegna Arena, con Sau preciso dagli undici metri; e Cagliari-Benevento 2-1, con Pavoletti che, al 50’st, regala i tre punti con una «capocciata», dopo l’iniziale vantaggio di Faragò. Nei restanti dieci match, Joao Pedro e Barella sono stati i protagonisti del successo di Ferrara contro la Spal e Ceppitelli e Faragò, invece, dell’ultimo ai danni del Verona.
La coppia affidabile – Il parco attaccanti del Cagliari è in difficoltà , tra mancanza di lucidità , incomprensioni tra compagni e interventi dei portieri, e solo un tandem ha dato certezze: quella composto da Pavoletti e Sau. I quali sono stati impiegati in cinque partite e in quattro è arrivato il successo, con Crotone (gol di Pattolino), Spal, Benevento (rete di Pavoloso) e Verona, mentre col Napoli i rossoblu sono stati sconfitti. Ora, con due settimane di lavoro a disposizione, López, insieme al suo staff tecnico, dovrà cercare di correggere gli errori, apportare delle modifiche e oliare i meccanismi offensivi, e poi decidere se dare continuità a Pavoletti e Sau – miscela di fisico e forza, tecnica e rapidità – o ad altri per aumentare il peso dell’attacco.