Il centrocampista, com’è noto, è un ruolo presente nel calcio, nel football australiano e nel calcio gaelico. Questo termine è stato coniato dal celebre giornalista Gianni Brera (originariamente si scriveva con il trattino in mezzo).
Il reparto nevralgico del campo per il Cagliari di Massimo Rastelli è stato costantemente in piena emergenza per buona parte della stagione, soprattutto a causa dei numerosi infortuni. La gara contro la Sampdoria, tuttavia, potrebbe essere stata la rampa di lancio per il ritorno a pieno regime di molti membri della mediana rossoblù. Di conseguenza, da qui al proseguo del campionato, cosa potrà dare il centrocampo?
La compagine rossoblù avrà sicuramente qualità e tecnica come caratteristiche principali. L’allenatore campano del Cagliari potrà contare sulle geometrie dei due play-maker Davide Di Gennaro e Panagiotis Tachtsidis (dai loro piedi dovranno essere costruite le manovre offensive della squadra), su giocatori di esperienza, forza, corsa e dinamismo come Artur Ionita e Daniele Dessena (capitano della squadra rossoblù), così come Joao Pedro e Mauricio Isla (all’occorrenza utilizzabile anche come terzino ma che offre migliori garanzie in mediana).
Il Cagliari, però, è anche molto attento sui giovani talenti da lanciare: quest’anno sta emergendo il canterano Nicolò Barella, che si sta rivelando una delle sorprese di questa Serie A tra le giovani promesse (in carriera è stato premiato già due volte come migliore classe 1997 italiano).
Da non dimenticare ovviamente anche Simone Padoin e Alessandro Deiola (protagonista della promozione dei sardi dalla B alla A e pronto a dire la sua anche nel tempio del grande calcio).
Ora che l’incubo dei problemi muscolari per il centrocampo sembra essere svanito, il Cagliari potrà dire la sua con una mediana di qualità e di tecnica, per ottenere anche risultati volti a conquistare punti importanti per arrivare all’obiettivo salvezza.