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Cagliari, la squalifica di Pedro? Il problema sta nella valutazione dell’arbitro

Il Giudice Sportivo, basandosi sulla “condotta violenta”, ha applicato il regolamento. Ma tre giornate di squalifica, francamente, paiono troppe, considerate le pronte scuse di Joao Pedro

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La squalifica per 3 giornate inflitta dal Giudice Sportivo a Joao Pedro, in virtù del duro fanno ai danni di Strootman durante la gara contro la Roma e costato il rosso diretto, non è proprio andata giù alla dirigenza rossoblù, con il segretario sportivo Stagno che nella giornata di ieri ha affermato:

“Le tre giornate a Joao ci hanno lasciato esterrefatti perché il fallo non sembrava così grave; conosciamo il giocatore e sappiamo che non è un violento. Avevamo tre giorni di tempo per richiedere i documenti della decisione arbitrale e valutare se la sanzione del Giudice Sportivo fosse diversa dal referto arbitrale. Da quando arriveranno gli atti avremo sette giorni per presentare ricorso. Non sappiamo esattamente quali saranno i punti su cui presenteremo reclamo”.

Prendiamo atto che sia stata corretta la decisione dell’espulsione diretta nel corso della partita, come recita il regolamento: “Un calciatore si rende colpevole di un grave fallo di gioco se, a gioco in svolgimento, usa vigoria sproporzionata o brutalità nei confronti di un avversario durante un contrasto per il possesso del pallone. […] Il calciatore che si rende colpevole di un grave fallo di gioco deve essere espulso”.

Il Giudice Sportivo, in seguito, non ha fatto altro che applicare il regolamento, basandosi sul referto arbitrale. L’art. 19 del Codice di Giustizia sportiva Figc, infatti, recita: “Ai calciatori responsabili delle infrazioni di seguito indicate, commesse in occasione o durante la gara, è inflitta, come sanzione minima, la squalifica: […] per tre giornate o a tempo determinato in caso di condotta violenta nei confronti di calciatori o altre persone presenti".

Il problema, dunque, sta nell’arbitro Guida, il quale ha valutato la condotta di Joao Pedro come “violenta”, e pertanto passibile di un minimo di tre giornate di squalifica.

Qualche anno fa, il calcione da dietro rifilato da un nervoso Francesco Totti nei confronti di Balotelli (rincorso con la chiara volontà di commettere fallo), durante la finale di Coppa Italia, costò quattro giornate di squalifica all’attaccante della Roma (non c’erano tuttavia le due di base in quanto Totti, in quel match, era subentrato e non indossava la fascia di capitano). In quel caso, però, non vi fu pentimento da parte di Totti, che lasciò subito il terreno di gioco, mentre Pedro, domenica sera all’Olimpico, si è subito scusato con direttore di gara (impassibile) e Strootman, comprendendo l’errore. Due atteggiamenti, dunque, lontani anni luce l’uno con l’altro.

Ora, non resta che attendere l’esito del ricorso che il Cagliari, come dichiarato dalla società, presenterà, al fine di ridurre le giornate di squalifica inflitte al brasiliano. Che il Giudice Sportivo possa focalizzarsi sulle pronte scuse del giocatore (il quale non intendeva agire in quella maniera) immediatamente dopo aver commesso l’intervento pericoloso.

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