Il Cagliari al cospetto di un non certo irresistibile Empoli, ha collezionato l’ennesima sconfitta stagionale. Un risultato pesante, scaturito a seguito di una prestazione mediocre, non in linea con le aspettative e le speranze di una vigilia che prevedeva un pronto riscatto dopo l’umiliazione inflitta dal Napoli.
Al di là di quelli che sono i moduli e relativi interpreti scelti da un Rastelli sempre alla ricerca della soluzione migliore, il Cagliari si identifica come un collettivo caotico, che non da mai l’impressione di seguire uno spartito comune. Il continuo ruotare di diversi giocatori in ruoli chiave, emblematico il caso del regista, non aiuta, ma è innegabile che con tale atteggiamento risulti difficile vedere un miglioramento significativo nel futuro prossimo.
Sono decisamente pochi i giocatori identificabili come pedine in grado di sapere cosa fare e con quanta determinazione ottenerlo. Volendo essere precisi il solo Bruno Alves, dimostra ad ogni allacciata di scarpe, le categorie di differenza che intercorrono tra lui e i compagni di squadra.
Poter contare su un interprete di tale levatura dovrebbe fungere da aspetto facilitatore per tutti i componenti della rosa; un esempio tangibile che mostra la via da seguire e cosa fare al fine di percorrerla nel migliore dei modi.
Lavoro quotidiano, grinta, determinazione e una ferma volontà di seguire consuetudini che possano identificare come un atleta a 360 gradi, sono le peculiarità di Alves, che dovrebbero diventare un obiettivo pressante per chiunque vesta i colori rossoblù.
Il momento in casa Cagliari è tale da far scaturire nervosismi importanti e conseguenti dubbi sulla guida tecnica e diversi componenti della rosa, tuttavia la classifica e i punti raccolti sinora lasciano un margine di tranquillità . Non dissipare tale bottino è l’obiettivo primario di un collettivo che per raggiungere tale scopo deve trovare al più presto un’identità definita e condivisa dal maggior numero di componenti.
Farlo in questi pochi giorni che separano dalla delicata sfida casalinga con il Sassuolo non è facile, ma è necessario porre delle basi solide basate sul duro lavoro, ovvero l’unica medicina capace di invertire la rotta e offrire dividendi importanti.