La frattura composta del terzo distale del perone della gamba sinistra in allenamento nel tentare di battere un calcio di punizione e ben quattro mesi di stop. Una mazzata psicologica dura da digerire. Poi la lunga riabilitazione ma, al tempo stesso, la grande voglia di ritornare a giocare per servire la causa rossoblù. Joao Pedro, il numero 10 carioca del Cagliari, ha bruciato le tappe ed è tornato in campo contro l’Empoli, anche se la formazione isolana è uscita con le ossa rotte dal Castellani (i sardi hanno perso per due reti a zero).
Sulle sue spalle pesa l’errore dal dischetto (che poteva clamorosamente riaprire i giochi e magari far riscrivere ai rossoblù un finale diverso) contro il portiere polacco Skorupski. Tuttavia, l’apporto dell’ex calciatore di Palermo ed Estoril Praia può essere fondamentale al fine di riconquistare punti e trovare definitivamente la quadra giusta per ritornare a vincere e convincere.
Tecnica, imprevedibilità, dribbling, forza e gol è la ricetta di Joao Pedro, pronto a rimettersi in gioco per il “suo” Cagliari, dopo un lungo stop che lo ha costretto a stare ai box per diverso tempo. Il suo carisma e la sua esperienza dovranno indubbiamente essere decisivi. Squadra, tifosi e dirigenza attendono il sigillo di JP10 sul percorso del Cagliari, atto a raggiungere l’obiettivo principale, ovvero quello della salvezza.