Nel mondo del pallone, la maglia numero 10 ha sempre avuto nel corso degli anni una magia speciale. A vestirla, infatti, sono stati i giocatori più talentuosi e creativi, in grado di spostare improvvisamente gli equilibri del match tramite le loro giocate (per esempio un tocco morbido, un colpo di tacco o una punizione). A questo tipo di calciatori si deve gran parte delle emozioni dei tanti appassionati di questo sport, il più amato del mondo.
Una volta “el Diez” (il numero 10 in Sudamerica) era affidato al regista, ovvero il direttore d’orchestra da cui transitavano la maggior parte delle azioni: oggi, invece, si è avuta un’evoluzione in tal senso, con il 10 sulle spalle del cosiddetto fantasista offensivo.
A Cagliari è partito il countdown per il rientro di uno dei giocatori di maggiore tecnica e fantasia del roster isolano, ovvero il “dies” brasiliano Joao Pedro. L’ex centrocampista di Palermo ed Estoril Praia sta bruciando le tappe per poter tornare a disposizione di Massimo Rastelli prima della pausa natalizia (si parla del 22 dicembre, quando i rossoblù affronteranno in casa il Sassuolo di Eusebio Di Francesco).
Se il 10 cagliaritano dovesse riuscire a recuperare pienamente a tempo di record (si era infortunato in allenamento mentre tentava di calciare una punizione), la formazione isolana potrebbe aumentare il proprio tasso tecnico e qualitativo all’interno dell’undici iniziale: d’altronde il ruolo del trequartista nello schema tattico del Cagliari (il 4-3-1-2) è fondamentale proprio per riuscire ad avere una soluzione offensiva in più. Ma non solo.
Con JP10 pronto a tornare, il Cagliari riavrebbe un giocatore decisivo e molto stimato sia dai tifosi sia all’interno dello spogliatoio. Joao Pedro è sempre più vicino al rientro in campo.
