Quando si pensa al mare, quello cristallino che evoca vacanza, bellezza e natura incontaminata sovente vengono in mente le immagini della Sardegna, da sempre un territorio che grazie alla sua natura riesce a soddisfare i desideri di numerosi turisti.
Questo dato ovviamente non stupisce, del resto con quasi 2000 km di coste la Sardegna è certamente un territorio privilegiato, probabilmente uno dei più ammirati e ambiti del mondo.
Da sempre infatti queste coste sono la meta più desiderata dei turisti, con la loro varietà di tratti di sabbie morbide oppure rocce granitiche o scogliere, porticcioli ampi e ospitali o baie e calette isolate e riservate.
Tra le mete più ambite e desiderate, proprio grazie alle immagini particolarmente spettacolari delle coste e del suo mare cristallino, troviamo certamente l’Ogliastra, nella sub regione della Barbagia nella provincia di Nuoro.
Un territorio piccolo e poco popolato ma non lo si pensi povero di bellezze naturali, anzi! Camminando tra i percorsi del Supramonte di Baunei è possibile raggiungere alcune delle calette più belle e ammirate al mondo: Cala Mariolu, Cala Goloritzè, Cala Sisine, Cala Biriola e l’immancabile Cala Luna.
Cala Mariolu, battezzata così dai pescatori in arrivo da Ponza perché si imbatterono nella Foca Monaca che rubando loro il pescato, si meritò il nome di mariuolo, ladro appunto. È nota anche come sa puligi de nie, le pulci di neve per via dei suoi sassolini bianchissimi a contrasto con un panorama dalle mille sfumature di blu.
Cala Goloritzè è un piccolo paradiso dove mare e montagna si toccano. Monte Caroddi infatti svetta sull’acqua cristallo dai suoi 143 metri fino a sfiorare il mare con il suo arco proteso sul mare dal fondale incredibilmente trasparente, considerata per questo una delle 10 spiagge più belle del mondo.
Cala Sisine, alla fine di una codula ossia di un canalone si affaccia sulle falesie della Serra Ovra che si fiondano a picco sul mare con le sue fincate ricoperte di macchia mediterranea. È forse la meno nota tra le calette d’Ogliastra ma il contrasto di giochi che si crea tra i sassolini bianchi, il verde della vegetazione e l’azzurro del suo mare sono capaci di rapire, come omeriche sirene, il cuore e la mente dei suoi ospiti.
Cala Biriola, anche essa deliziosa spiaggia dai sassolini binachi, si dischiude alla fine dell’omonimo boschetto profumato dai lecci secolari, i ginepri nodosi, e la macchia mediterranea odorosa. È racchiusa da un arco roccioso a pelo d’acqua sul quale si infrangono limpide acque spumose.
Infine, Cala Luna, una insenatura scolpita tra le falesie, una luna di spiaggia abbagliante a contrasto con delle acque dalle numerose tonalità dell’azzurro.
Cala Luna è protetta alle sue spalle da ripide pareti rocciose, per lo più ferrate e meta di numerosi climber e amanti del trekking (vi rimandiamo se interessati al Selvaggio Blu); queste rocce tuttavia nascondo anche 5 grotte che offrono un riparo ombreggiato ai numerosi turisti che desiderano immergersi nelle sue acque. Il suo nome deriva da Elune, appellativo datole dai pastori i quali anticamente dovevano percorrere otto ore di camminata per arrivare sulla sua spiaggia, come andare sulla Luna!