ASSEMINELLO – Dai nostri inviati Marco Zucca e Marco Castoni
Giornata importantissima in casa Cagliari. Gianfranco Zola è stato presentato alla stampa durante una conferenza presso il Centro Sportivo di Asseminello. Con lui anche il presidente Giulini.
Ecco le parole dei protagonisti.
Zola
“Voglio fare gli auguri a Vincenzo Cosco per un pronto recupero e per la sua guarigione. Questo è il mio primo pensiero. Cagliari per me è un posto speciale, una scelta importante che ho già fatto da giocatore. Potrò lavorare in una società che porta avanti un progetto che condivido. Mi dispiace trovare la società in difficoltà e porto rispetto per chi mi ha preceduto. Zeman per me resta un maestro e un punto di riferimento. Voglio proseguire il suo progetto e renderlo migliore. Il Cagliari fino a questo momento mi ha fatto un’ottima impressione: lo dissi pubblicamente. Il mio obiettivo e far emergere i valori della squadra, alcuni giocatori devono ancora sfociare. Dobbiamo collaborare tutti per il bene della squadra, che gioca bene ma che deve imparare anche a difendere. Sarà importante trasmettere alla squadra buoni consigli. È importante sappiano come viene vissuto il calcio anche in altri paesi. Spero di far sì che il gruppo possa crescere. Vengo con la stessa convinzione di 10 anni fa. Sono animato dalle migliori intenzioni e circondato da persone giuste. Ho il sostegno della società e spero dei giocatori. Cossu, Conti e Pisano dovranno dimostrare di essere all’altezza. La formazione non la faccio io, la fa la squadra. Giocherà chi sta bene e all’inizio farò delle scelte in base a ciò che ho visto da fuori, poi conoscerò meglio la squadra ed eventualmente farò scelte diverse. Bisogna comunque dare continuità. Partirò con il 4-3-3. Porto la mia qualità dall’Inghilterra a qui. La Premier è nettamente superiore al calcio della nostra Serie A. Questa comunque potrà essere un’opportunità per crescere. Sulla carta sono un difensivista ma in realtà non è così. Cerco sempre di insegnare alla squadra che alleno un gioco offensivo che parte da dietro. Non aspettatevi una squadra che sta dietro ad aspettare. Casiraghi sarà il mio secondo. Erriu era già presente, Porcu mi aiuterà nelle analisi video. Mercato? Prima di intervenire voglio vedere e conoscere per bene la squadra. Non aspettavo una chiamata dal Cagliari ma poi non è stata una decisione semplice: primo perché qua c'era una persona che stimavo, ma io sono un professionista e ho visto una squadra in difficoltà da aiutare; secondo perché la mia famiglia vive in Inghilterra, dunque una ragione personale. Da calciatore ho avuto la fortuna di avere allenatori molto bravi. Ho preso un po’ da tutti. Serve tranquillità, ora serve che la squadra sia serena. I ragazzi hanno bisogno anche di stabilità, perché attacca bene ma resta molto scoperta e squilibrata. I giocatori che maggiormente mi hanno convinto sono Conti, Ekdal ma anche Crisetig. Di Longo ho sentito parlare molto bene. Bravi anche Rossettini e Ceppitelli. Il problema del Cagliari non è la difesa. Il presidente non può portarmi fuoriclasse di livello internazionale, quindi cercherò di far crescere il gruppo. Non sarà facile. Non è facile subentrare, ma questa squadra ha una filosofia di gioco simile alla mia. Ho studiato bene il Cagliari e mi sono confrontato con Casiraghi che ha anche giocato per tre anni con Zeman. Lui può comprendere bene le eventuali problematiche che potrebbero esserci nella squadra. Sarebbe folle arrivare qui e sconvolgere la squadra. Serve equilibrio tra i reparti. Crisetig ha fatto bene in tutti i ruoli ma se Daniele gioca come ha giocato fino ad ora sarà lui il titolare. Cossu è un grande protagonista. Per necessità posso spostarlo di posizione. Il contratto di sei mesi? È normale, dobbiamo far bene e poi vedremo. Voglio mettere tutta la mia esperienza a disposizione della squadra e vorrei insegnare ad Ibarbo a fare più gol e con più facilità. Ho parlato con Zeman per salutarlo, potete immaginare il mio imbarazzo".
Giulini
“Il nostro percorso va avanti. Il protagonista è il Cagliari Calcio, e il progetto che vuole portare la società ad alti livelli. Abbiamo scelto la giusta persona, Zola rappresenta tenacia e competenza. Nulla è cambiato rispetto alla scorsa estate. Sia Zola che Casiraghi portano con sé un importante bagaglio di esperienza che sarà utile a tutta la squadra. Tali situazioni si sono create negli ultimi sei mesi, ma resta grande l'affetto per Zeman che tengo per me. Il momento cardine è stata la partita con la Fiorentina, dove rosa e staff tecnico hanno perso sicurezze per interpretare il volere del tecnico. È stata una decisione dolorosa, ho apprezzato in questi mesi tutte le qualità del tecnico. È stata una scelta dolorosa ma doverosa, e impopolare. Zola farà un grandissimo lavoro. Gianfranco un’operazione di Marketing? Tutte cazzate. Ovviamente resta Facciolo. Stiamo lavorando e trattando con l’Inter per portare il preparatore atletico Rapetti. Con Zola abbiamo cominciato a parlare dopo la gara contro la Fiorentina. L’occasione è stata quella di ringraziarlo per aver inaugurato Casa Casteddu a Londra. Dopo la gara contro la Juve c’è stata una accelerata è ho capito quanto fosse importante l’entusiasmo di Zola. La società ha sempre avuto le idee chiare, dopo che ci siamo lasciati con mister Zeman abbiamo chiuso con Zola. Non c’è stato caos, i giocatori sapevano sin da subito dell’arrivo di Gianfranco. Chiedo fiducia ai tifosi, sia nei miei confronti che nei confronti della società e del mister. La speranza è di poter far emergere Zola sia a livello nazionale che internazionale. I tifosi? Capisco il loro umore e li rispetto ma credo fosse giusto cambiare portando Gianfranco Zola".