Cagliari-Sassuolo termina con il risultato di 0-1.
Cristian Bucchi - tecnico degli emiliani - arriva in sala stampa, dove risponde alle domande dei cronisti circa la prestazione dei suoi contro gli isolani di Rastelli.
Ecco le sue parole:
"Nel calcio conta soprattutto il lavoro quotidiano e la fortuna più che il risultato in sè. La nostra società osserva quanto ci impegniamo ogni giorno e le parole del nostro amministratore delegato non possono che farci piacere. Abbiamo vinto questa partita sotto tutti i punti di vista, abbiamo costruito molto e abbiamo tolto al Cagliari la velocità .
Oltretutto, abbiamo creato anche diverse palle da gol sia sullo 0-0 sia quando siamo passati in vantaggio. Una cosa che abbiamo sicuramente sbagliato è stato sicuramente quello di arrivare ai minuti finali della gara con il risultato ancora aperto. Dovevamo chiudere la partita molto prima ed è normale che alla fine abbiamo sofferto.
La mia esultanza alla fine è quella di un uomo e di un allenatore che fa questo mestiere con grande passione e che ti coinvolge molto: ti rende triste quando perdi e felice quando vinci. Per il Sassuolo, questa stagione si può definire come un anno zero. Avevamo giocatori richiesti in sede di mercato come Berardi, Politano ed Acerbi.
Non sapendo con quali giocatori potevamo impostare la stagione, la prima parte di preparazione l'abbiamo fatta improntandola sul vecchio corso. Dopo il mercato, ho cercato di trovare la quadratura giusta. Le prime giornate non le abbiamo buttate via ma sono state occasioni buone per poterci conoscere meglio.
Contro l'Atalanta abbiamo subito due gol evitabili, con la Juventus abbiamo concesso pochissimo ma troppo spazio ad un campione come Dybala. Il nostro processo di crescita sta avvenendo e le vittorie come quelle di stasera aumentano sicuramente l'autostima e la convinzione.
Il modulo? In cinque anni il Sassuolo si è distinto per aver giocato con il 4-3-3 voluto da Di Francesco. Cambiare schema può creare effettivamente dei problemi ma dall'altro lato ti dà l'entusiasmo di provare qualcosa di nuovo. I ragazzi vogliono far loro questo nuovo sistema tattico. Mi piace quando la squadra sa cambiare volto durante le gare.
Rastelli e il risultato di parità ? E' legittimo che lui esprima la sua opinione. Siamo molto amici e lo stimo moltissimo, ha molta più esperienza di me. Cerco sempre di fare delle analisi razionali. Da quello che si è visto in campo, noi meritavamo ampiamente di vincere. Il Cagliari? L'ho visto bene e ha preparato bene la gara. Se gli lasci spazio, sono pericolosi.
Contro Juventus e Milan hanno raccolto poco ma hanno giocato molto bene. Rivedere il Sant'Elia a distanza di anni in fase di demolizione fa un certo effetto. La Sardegna è l'isola del mio cuore. Ho casa a Budoni e ci ritorno. Ho rivisto Suazo e rivedere i vecchi compagni è stato bello. Cagliari? Non ho mai avuto nessun contatto per la panchina. Contento di essere alla guida del Sassuolo".

