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Cagliari, orgoglio ferito e voglia di rivalsa

Ecco i pilastri morali su cui Semplici sta costruendo la sua squadra

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Si dice che sopravvivere all'inferno ed uscirne vivi, porti inesorabilmente a fare tesoro di errori, mancanze e inadeguatezze.

Probabilmente il miracolo di Leonardo Semplici della scorsa stagione, cioè una salvezza ottenuta a costo di enorme lavoro, talento e sacrifici, non passerà alla storia del Cagliari semplicemente per la grandezza dell'impresa, ma anche per i valori che si porta dietro.

A giudicare dalle parole del mister in conferenza stampa infatti, si deduce che le motivazioni per non trovarsi nella situazione dell'anno scorso, siano forse il primo collante di una squadra che si formerà attorno a questo credo:

“Chi è reduce dallo scorso campionato vuole senz'altro fare tutt'altro tipo di stagione”.

Detto da un tecnico che ha visto la serie B veramente a pochi centimetri, ma che nel contempo ha “spremuto” i suoi giocatori fino a ottenerne i frutti migliori per non retrocedere, ha sicuramente un grande peso.

Quello cioè, a prescindere dal mercato o dalle giovani scommesse, che in un analisi pre campionato di costi-benefici, fa propendere tutte le attenzioni nello spianarsi una strada che (dall'inizio) sia il meno tortuosa e sconnessa possibile.

Partire bene per correggere eventuali carenze, ma con un margine di relativa tranquillità.

Tradotto, un campionato tranquillo, con le sue gioie e i suoi dolori, ma senza (ad esempio) due mesi e mezzo di fila a collezionare sconfitte, o peggio, trovarsi invischiati a poche giornate dalla fine in piena bagarre retrocessione, come il campionato scorso.

Ecco che con questi presupposti, se veramente solidi, tutti gli altri aspetti passano (al momento) in secondo piano.

Semplici con questa dichiarazione, ha sottolineato come uno spogliatoio con tanti “reduci” da una stagione turbolenta, possa costruire dalle sue cicatrici la sua voglia di rivalsa.

Il Cagliari, nonostante la salvezza, ha l'orgoglio ferito e la voglia di far ricredere tutta la piazza.

Se questo phatos tra mister e squadra, è il collante di chi suda in ritiro, la mentalità del gruppo rispetto a tante gare dello scorso campionato, probabilmente riuscirà a giovarne.

Così come gli approcci alle gare, la gestione dei minuti di recupero, il non regalare intere frazioni di partita ad avversari che, in serie A, ne sanno purtroppo approfittare.

La scommessa di partire dall'inizio (per chi allena) è diversa dall'inserirsi in corsa.

Ma se Semplici stimolerà i senatori, a passare questi valori anche al resto del gruppo, far peggio della scorsa stagione, sarebbe una probabilità prossima allo zero.

La rivalsa è buona compagna, ma va coltivata. E il clima del ritiro, il luogo ideale perché essa entri nella testa di ogni singolo calciatore.

Si spera che succeda.

 

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