La Lega di serie B ha fatto suo, con molto orgoglio, lo slogan che si riferisce alla serie cadetta come “il campionato degli italiani”.
I dati emersi sulle presenze allo stadio hanno confermato quanto la serie cadetta stia facendo sempre più presa tra gli sportivi italiani, che tornano ad accostarsi alla serie minore del calcio italiano come da molto tempo non si accadeva, in particolare da quando le ultime vincitrici di questo torneo sono state la Juventus, il Napoli e il Genoa.
E, naturalmente, ci siamo soffermati sui dati relativi al Cagliari.
I rossoblù sono secondi nella classifica della media di spettatori a partita con 12.352 (135.870 spettatori totali), subito dietro al Bari, primo con la media di 20.646 e 227.104 presenti totali allo stadio (ma bisogna considerare che il San Nicola ha una capienza di 58mila posti circa). Al terzo posto il Cesena, con 12.161 presenze e 133.768 spettatori.
Per quanto riguarda gli abbonamenti stagionali, il Cagliari è posizionato al nono posto: anche qui la prima squadra è il Bari (11.026 tessere). Seguono il Cesena (9.715), il Perugia (6.800), lo Spezia (5.788), il Vicenza (5.690), la Salernitana (5.424), il Brescia (5.048), il Livorno (4.363) e i rossoblù (4.402).
Tuttavia, per quanto la notizia potrebbe far storcere il naso, non si tratta di un dato negativo: rispetto alla scorsa stagione, in cui la campagna abbonamenti è stata massiccia, si è registrato un sensibile aumento delle tessere annuali da parte dei supporters sardi.
Infine un dato sulle gare che, al Sant’Elia, hanno visto il numero maggiore e il numero minore di spettatori (finora non si è mai raggiunto il tutto esaurito): la partita con più spettatori è stata quella contro la Pro Vercelli dello scorso 27 dicembre (15.354 presenze) e quella con meno pubblico è stata la gara contro il Trapani del 24 ottobre (9.800 spettatori).
A conferma che, anche sotto le feste, il calcio rimane un’attrazione irresistibile.