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Rastelli, quanti schemi! C’è da perderci la testa

Ben 8 i moduli finora utilizzati dal tecnico campano

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Sperimentazione. Questa è la parola d’ordine del tecnico del Cagliari Massimo Rastelli, che in una stagione ha utilizzato ben 8 moduli. Ah, gli allenatori che perseveravano su un unico schema per tutta la stagione. Invece il mister campano ha dimostrato (e tuttora ci crede) che può far adeguare i propri ragazzi a differenti modalità di schierarsi in campo.

In principio fu il 3-5-2 utilizzato in quel di Genova, all’esordio. Borriello sbloccò il risultato, Giannetti fallì il raddoppio, colpendo in pieno il palo, e il Genoa rimontò e si aggiudicò l’intera posta in palio. La giornata successiva, contro la Roma, Rastelli si accorse che, forse, sarebbe stato il caso di cambiare modulo, e passare al 4-3-1-2 tanto caro alla compagine sarda. Gli effetti si videro, e nonostante il doppio svantaggio i cagliaritani riuscirono a pareggiare. Lo schema avrebbe fruttato nelle successive gare 19 punti, quasi tutti conquistati tra le mura amiche, ma sarebbe stato intervallato da alcune modifiche. In quel di Torino, sponda granata, si passò al 4-4-2, con Isla a destra, Pisacane a sinistra e Melchiorri sulla linea di centrocampo insieme a Dessena, Tachtsidis e Munari; in attacco Sau-Borriello. Mai esperimento fu più fallito, con ben 5 reti incassate. Ma Rastelli insistette anche a Verona, subendo l’ennesima sconfitta contro il Chievo.

Dopo lo strano successo ai danni del Sassuolo (4-3), l’arrivo come vice allenatore di Legrottaglie coincise, in trasferta, con un modulo più difensivo: il 4-5-1, introdotto contro il Milan (con a centrocampo Farias sulla sinistra e Isla a destra, e Sau unica punta), consentì di rimanere in partita fino alla fine, subendo la rete dei padroni di casa soltanto nel finale.

La vittoria rotonda e il pari rispettivamente contro Genoa e Bologna vennero intervallati dalla sconfitta dell’Olimpico contro la Roma: il Cagliari, schierato con il 4-5-1, o 4-3-2-1 (Borriello unica punta, dietro di lui Farias e Barella), venne battuto con un gol di Dzeko.
Le ultime cinque giornate hanno visto altrettanti schemi proposti dall’allenatore. A Bergamo contro l’Atalanta è andato in scena il 4-1-4-1, con Tachtsidis davanti alla difesa; contro la Juventus, in casa, 4-3-1-2 mascherato, con Sau sacrificato in copertura; 4-4-1-1 invece in Liguria contro la Sampdoria e in Calabria contro il Crotone: un modulo interessante, con Pisacane centrale, Padoin terzino, esterni di centrocampo Isla-Ionita e Joao Pedro dietro Sau, che ha fruttato un pareggio (con l’amaro in bocca) e una vittoria.

Nell’ultimo match, perduto sonoramente contro l’Inter al Sant’Elia, i rossoblù hanno utilizzato l’ottavo sistema di gioco del campionato: il 3-5-1-1, con la difesa a tre, formata da Pisacane-Alves-Capuano, e Joao Pedro dietro Borriello.

Ma vediamo tutti gli schemi proposti da Rastelli partita per partita:

Genoa-Cagliari: 3-5-2 

Cagliari-Roma: 4-3-1-2 

Bologna-Cagliari: 4-3-1-2 

Cagliari-Atalanta: 4-3-1-2 

Juventus-Cagliari: 4-3-1-2

Cagliari-Sampdoria: 4-3-1-2

Cagliari-Crotone: 4-3-1-2 

Inter-Cagliari: 4-3-1-2

Cagliari-Fiorentina: 4-3-1-2

Lazio-Cagliari: 4-3-1-2 

Cagliari-Palermo: 4-3-1-2

Torino-Cagliari: 4-4-2 

Chievo-Cagliari: 4-4-2 

Cagliari-Udinese: 4-3-1-2

Pescara-Cagliari: 4-3-1-2 

Cagliari-Napoli: 4-3-1-2

Empoli-Cagliari: 4-3-1-2 

Cagliari-Sassuolo: 4-3-1-2

Milan-Cagliari: 4-5-1 

Cagliari-Genoa: 4-3-1-2 

Roma-Cagliari: 4-5-1/4-3-2-1 

Cagliari-Bologna: 4-3-1-2 

Atalanta-Cagliari: 4-1-4-1 

Cagliari-Juventus: 4-3-1-2 

Sampdoria-Cagliari: 4-4-1-1 

Crotone-Cagliari: 4-4-1-1 

Cagliari-Inter: 3-5-1-1 

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