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Marroccu: “Cellino? Il Cagliari merita rispetto”

L’ex direttore sportivo rossoblù parla della sua nuova esperienza portoghese e sulla cessione del Cagliari da parte di Cellino rilascia dichiarazioni sibilline

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Francesco Marroccu è da poco sbarcato in terra lusitana per una nuova esperienza professionale, come dirigente del Beira Mar (squadra che naviga attualmente a metà classifica della serie B portoghese). Ma sono bastati appena dieci giorni per far sì che l’ex direttore sportivo del Cagliari si senta già parte di un progetto che lo gratifica e del quale parla con grande coinvolgimento.

Non si fa fatica a capirlo, stando alle entusiastiche parole riportate da più testate con le quali parla della sua nuova avventura:

“E' una grandissima esperienza, mi sto trovando molto bene. Tutto è nato casualmente un sabato mentre ero a vedere una partita. In quell'occasione ho avuto modo di conoscere il direttore generale del Beira Mar che mi ha proposto questa nuova avventura professionale. Ho subito avuto l'impressione che si trattasse di un progetto serio e così ho deciso di accettare”.

Parole che testimoniano di quanto il dirigente sardo si trovi bene in Portogallo e, contestualmente, di come non senta particolarmente la saudade (termine quanto mai appropriato in questo caso) dell’Italia, sebbene non dimentichi di certo il periodo felice trascorso al Cagliari, società della quale evidentemente segue ancora le vicende sportive:

“Sono stati otto anni molto intensi. La cessione di Nainggolan alla Roma? Sono sempre stato convinto che avesse le carte in regola per fare il salto in una grande squadre. A Roma lo vedo bene, sicuro di se e sono convinto che diventerà importante”.

Infine Marroccu, stuzzicato sulla presunte voci che vedrebbero Massimo Cellino pronto a cedere il Cagliari, si lascia andare a una lieve e velata frecciatina all’attuale – ma chissà ancora per quanto – presidente rossoblù, segno di un rapporto che probabilmente non si è chiuso tanto serenamente (a Marroccu non fu rinnovato il suo contratto in scadenza a giugno 2013, pare dopo un durissimo faccia a faccia con lo stesso Cellino, ndr):

“Dico solo questo: ho sempre apprezzato i dirigenti che parlano con rispetto delle società dove hanno lavorato e lavorano, e del Cagliari non posso che parlare come si fa con grandi amici, perché il Cagliari merita rispetto”.

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