Stagione 1979/1980. Dopo tre anni in B il Cagliari ritrova la massima serie e inizia il campionato nella maniera migliore: è infatti arrivato alla settima giornata da imbattuto, avendo pareggiato le partite con Torino, Napoli, Milan, Udinese e Lazio e avendo vinto due settimane prima contro il Catanzaro. Ha una buona difesa, avendo subito solo due gol, ma è abbastanza carente in attacco, visto che ha realizzato solo tre gol. I rossoblù sono allenati ancora da Mario Tiddia, che due anni prima ha preso il posto di Toneatto nella penultima stagione in serie B, e il presidente è Mariano Delogu. In squadra ci sono diversi giocatori che ancora oggi i tifosi ricordano con piacere: da Brugnera a Melis, da Piras a Selvaggi.
Come detto, il 28 ottobre 1979, è la settima giornata di campionato: i sardi ospitano il Pescara, allenato dal sardissimo Gustavo Giagnoni, che è a quota due punti in classifica, frutto di due pareggi con il Napoli e l’Ascoli. Il Cagliari non si deve sforzare più di tanto per portare a casa il risultato, perché gli abruzzesi fanno tutto da soli: al 38’ del primo tempo, infatti, un autogol di Ennio Pellegrini permette ai rossoblù di conquistare tre punti facili facili che permettono loro di volare al terzo posto in classifica a quota nove punti in compagnia del Milan e del Torino. Alla fine di quella stagione il Cagliari terminerà all’ottavo posto in classifica e Franco Selvaggi sarà al quarto posto della classifica cannonieri a quota dodici reti, in compagnia del romanista Pruzzo e del torinista Graziani.
Ecco il tabellino della gara:
CAGLIARI: Corti, Roffi, Longobucco, Casagrande, Ciampoli, Brugnera, Gattelli, Bellini, Selvaggi, Marchetti, Piras. All. Tiddia.
PESCARA: Pinotti, Chinellato, Prestanti, Negrisolo, Pellegrini, Eusepi, Cerilli, Domenichini, Silva, Nobili, Cinquetti. All. Giagnoni.
RETE: 38’ p.t. Pellegrini (aut)
ARBITRO: Milan di Treviso

