Il Cagliari è riuscito nell’impresa di salvarsi al termine della stagione di Serie A 2023/2024. Il condottiero d’eccezione e vero artefice del progetto ha un nome e un cognome ben preciso: Claudio Ranieri, il mister rimasto dopo un anno di Serie B, che ha salutato il calcio al termine dell’annata appena conclusa. Ad essere onesti, l’avvio di campionato non entusiasmante aveva fatto sorgere più di qualche dubbio relativamente alla salvezza del Cagliari, che si profilava sempre più come un’impresa molto complicata. A dimostrarlo, oltre alla classifica e alle previsioni degli esperti erano anche i numeri delle scommesse live e pre-match. La sveglia arriva però al termine delle prime nove giornate di campionato, dopo le quali la squadra sarda riuscì a raccogliere solo tre punti (grazie ai pareggi contro Torino, Udinese e Salernitana). Le gare spartiacque sono state quelle con Frosinone e Genoa, rispettivamente alla decima e all’undicesima giornata, entrambe vinte in rimonta. A fine stagione, i sardi hanno potuto festeggiare la salvezza grazie al sedicesimo posto, con 36 punti conquistati. Oltre ad un direttore d’orchestra d’eccezione quale è Ranieri, è impossibile non soffermarsi su alcuni elementi della rosa che sono considerati imprescindibili.
Simone Scuffet si è ripreso la titolarità in porta disputando 31 partite stagionali. I cleansheet sono stati solo 3 mentre i gol incassati 55 in tutto, sommando campionato e Coppa Italia. Numeri che solo a primo impatto appaiono negativi, occorre infatti considerare lo status del Cagliari come neopromossa, è impensabile perciò una comparazione con quelle che sono le migliori difese del campionato. Per quanto riguarda la difesa, cruciale è stato il ruolo di Alberto Dossena, titolare nell’87% delle sfide disputate nel corso dell’anno. Il difensore classe 1998 ha diversi estimatori sul mercato, primo tra tutti il Bologna, ma il lungo contratto che lo lega ai sardi (fino al 2027) dovrebbe spegnere le voci relative ad una sua partenza.
Per quanto riguarda il centrocampo, sicuramente degna di nota è stata la stagione di Antoine Makoumbou. Il centrocampista classe 1998 ha preso le redini della mediana dei sardi: nonostante lo scarso apporto in zona gol, con una sola rete segnata, nella maggior parte delle sfide è sceso in campo dal primo minuto dettando i tempi di gioco. Sempre rimanendo attorno al cerchio di centrocampo, merita una menzione particolare anche NahitanNandez, uruguaiano presente nella rosa sarda dal 2019 ma destinato verso altri lidi. Il 28enne è in realtà lontano dai livelli più alti della sua carriera, proprio in quell’anno infatti il costo del suo cartellino toccava quota 29 milioni, ma resta un interprete cruciale nello scacchiere dei rossoblù. In questa annata di Serie A ha disputato ben 33 sfide, condite da 2 gol e 3 assist. Infine, impossibile non soffermarsi su Zito Luvumbo, punta originaria dell’Angola che occasionalmente può essere schierata anche come ala, sia destra che sinistra. È stato il fulcro dell’attacco dei sardi, con 30 slot in stagione: 4 le reti complessive e 6 gli assist. Nonostante il basso numero di reti, l’attaccante centrale si conferma essere tra i goleador dei sardi insieme a Leonardo Pavoletti e Gianluca Gaetano, tutti con 4 reti all’attivo. Capocannoniere è invece stato il centrale Nicolas Viola, con 5 centri. Un chiaro segnale su quello che dovrà essere il focus per la prossima stagione: migliorare il reparto offensivo.
