Quello di oggi è un anniversario troppo recente per poter rientrare nella categoria degli amarcord però è giusto che questo giorno venga ricordato. Questa volta non cogliamo l’occasione per parlare del Cagliari dello scudetto o di qualche altra impresa compiuta dagli eroi rossoblù ma vogliamo celebrare un campione: un giocatore che, arrivato in Sardegna per caso, e con probabilmente l’idea di tornare alla casa madre nel giro di qualche anno, è diventato l’idolo della tifoseria sarda. Stiamo parlando di Daniele Conti.
Perché in questo giorno, domanderete voi? Perché il due ottobre del 2011 il nostro capitano è entrato ufficialmente nella Hall of Fame della società cagliaritana come il recordman assoluto di presenze con la maglia rossoblù, scavalcando l’allora primo in classifica, Mario Brugnera, fermo a quota 328.
In questi quindici anni Conti ha vissuto tante emozioni con la nostra maglia, è sceso in serie B ed è stato uno dei protagonisti della risalita del 2004, quando c’era Zola, è stato il protagonista di numerose sfide sentitissime dall’ambiente rossoblù, in particolare quelle con il Napoli (come dimenticare la fantastica rimonta del 27 gennaio 2008) e, ad oggi, è arrivato a 420 presenze con la maglia del Cagliari. Attualmente è fuori causa per colpa di un infortunio ma non dubitiamo che il numero delle sue presenze sia destinato a salire. Chi l’avrebbe mai detto in quell’estate del 1999 quando quel ragazzino di vent’anni arrivò in Sardegna con un cognome troppo pesante sulle spalle e tra la diffidenza generale dell’ambiente rossoblù?