Partecipa a Blog Cagliari Calcio 1920

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Studio efficace, replica e funzionamento dei pronostici calcio

Condividi su:

Chi non si è mai chiesto come vengono effettuati i pronostici di un qualsiasi evento sportivo? Oggi, in quasi ogni sport conosciuto e diffuso è possibile effettuare previsioni su ciò che avverrà: dal calcio al basket, dal tennis ai motori, e tantissimi altri.

Ma non solo il risultato finale. La varietà di pronostici odierni permette infatti agli appassionati di applicarsi nel tentativo di azzeccare chi saranno i protagonisti. E oltre al singolo evento, è possibile effettuare scommesse sportive anche su un lasso di tempo più prolungato, su un gruppo di partite, tornei o sulla stagione intera.

Ma com’è possibile tutto questo? Chi stabilisce le quote e soprattutto seguendo quale base? Ecco tutto quello che è interessante sapere per chi segue il mondo delle scommesse sportive.

Lo studio alla base dei pronostici sportivi

Innanzitutto, è bene chiarire che non esiste un metodo univoco ed infallibile per fare i pronostici sportivi. Per esser il più precisi possibili, gli operatori di scommesse sportive si basano su alcuni aspetti – oggettivi e non – che vengono esaminati a seconda del contesto ed offerti all’utente. Sulle base di questi indicatori, le aziende di scommesse sportive formulano poi i rispettivi pronostici. 

E gli appassionati invece? L’iter è più o meno lo stesso: chi ama scommettere sugli eventi sportivi, sa bene che è necessario informarsi sui protagonisti in campo, sui precedenti, sulle condizioni fisiche e ambientali. Per avere informazioni precise ed aggiornate infatti, molti si affidano a siti e piattaforme per conoscere e seguire i risultati vincenti. D’altronde, nessun dettaglio può esser lasciato al caso. 

Inutile dire quindi che lo scommettitore deve ben conoscere lo sport e l’evento su cui sta puntando. Le scommesse sportive sono influenzate chiaramente da una buona dose di casualità, ma alla base di tutto ci sono grandi conoscenze, statistiche oggettive e calcoli matematici.

È bene quindi specificare che chi gioca deve farlo con cognizione di causa, in maniera ragionata e premeditata. Non solo nella valutazione delle proprie puntate, ma anche e soprattutto del budget – sia che la scelta ricada su centri di scommesse reali sia su piattaforme riconosciute online. Una buona soluzione è quella di darsi un tetto massimo di spesa, cioè una soglia entro la quale smettere di giocare: che sia dopo un bel bottino o un’ingente perdita, fissare un limite è fondamentale per non sperare tutti i propri risparmi senza aver ben chiaro cosa si stia facendo.

Gli aspetti da considerare per effettuare pronostici di calcio

Gli aspetti da considerare prima di fare un pronostico sportivo sono molteplici. Il difficile però, sta nel fatto che non tutti sono oggettivi e quantificabili – come un risultato o una squalifica – ma molto spesso ci sono anche alcuni fattori “emozionali” o “di campo”, imprevedibili e sconosciuti ai più.

Nel caso del calcio professionistico, ecco il riassunto degli aspetti principali che è fondamentale conoscere per effettuare pronostici vincenti:

  • Valore assoluto delle squadre e dei giocatori: è chiaro come la squadra giudicata più forte sia, a parità di condizioni, la favorita per la gara in termini di risultato finale. Per chi invece intende puntare sui numeri dei singoli giocatori, sarà necessario esaminare e paragonare chi scende in campo da una parte e dall’altra per avere un quadro completo della situazione. Logicamente, un attaccante forte è più facile che segni contro una difesa debole; viceversa, se ad affrontarsi sono due grandi squadre, allora ipotizzare un gol da parte di un giocatore diventa più difficile;
  • Condizioni fisiche e mentali delle squadre e dei giocatori: al di là dei valori assoluti, a fare la differenza nel singolo evento sono le condizioni fisiche e mentali di squadre e giocatori. In un’intera stagione è infatti impossibile mantenere sempre il proprio livello di gioco al top, sia in termini di tenuta fisica che di concentrazione e motivazioni. Una partita meno importante, un eccessivo e ravvicinato dispendio di energie, un’indiscrezione di mercato: tanti aspetti possono influenzare la mente e il fisico di chi scende in campo;
  • Precedenti e statistiche: ciò che invece è molto più misurabile sono gli ultimi risultati delle squadre. Non solo i precedenti negli scontri diretti, ma anche l’andamento delle ultime partite: vittorie e sconfitte, gol fatti e subiti, giocatori protagonisti. Se una squadra arriva da una striscia di 10 risultati utili consecutivi, è in grande fiducia e quindi in teoria favorita;
  • Infortuni e squalifiche: a livello professionistico, i calciatori non sono tutti uguali. L’eventuale assenza di un top player, ovviamente, sposta l’ago della bilancia da una parte o dall’altra. Una partita teoricamente senza storia sulla carta, con l’assenza per infortunio o squalifica del giocatore migliore di una delle due squadre potrebbe di colpo diventare un match equilibrato;
  • Fattore campo: i numeri in questo senso parlano chiaro: a parità di valori in campo, la squadra di casa è sempre e comunque favorita. Il proprio pubblico è in grado di fare la differenza, dando quella spinta in più alla formazione di casa e fungendo quasi da 12^ uomo in campo. Anche il terreno di gioco, gli spazi e addirittura il clima possono incidere;
  • Contesto ambientale e dinamiche emotive: non tutte le partite sono uguali, anzi. Una semplice gara di campionato è ovviamente molto diversa dalla finale di Champions League. Ma anche un derby infuocato si differenzia per caratteristiche, ad esempio, da un quarto di finale di Coppa Italia. Il contesto ambientale attorno alla partita, l’attesa dei tifosi e della stampa, le aspettative sui giocatori, la rivalità tra società e il nervosismo tipico di certi eventi: questi sono tutti fattori da considerare.
Condividi su:

Seguici su Facebook