Impossibile dimenticarsi lo sbarco su una delle isole più belle al mondo di uno tra gli allenatori più vincenti e famosi, ovvero Giovanni Trapattoni. Il mitico Trap decide di accettare la chiamata sulla panchina della squadra rossoblù nell’estate del 1995.
A quell’epoca, il presidente del Cagliari era Massimo Cellino e cullava il sogno di tornare in Coppa Uefa. Il patron dei sardi era convinto che quella squadra potesse farcela, ma mancava una guida sicura e d’esperienza in panchina. Ecco spiegato il motivo per cui decise di affidarla ad un allenatore di alto livello come Giovanni Trapattoni.
Cellino chiama il Trap per tornare in Coppa Uefa
L’auspicio di Cellino era quello per cui Trapattoni potesse, tramite la sua grande esperienza vincente, trascinare Firicano e compagni alla qualificazione in Coppa Uefa. Per questo motivo, durante il calciomercato estivo, il presidente Cellino non ha remore nel mettere mano al portafoglio, riuscendo a comprare anche l’attaccante uruguaiano Dario Silva.
In quell’anno, diversi tifosi del Cagliari erano talmente convinti che l’arrivo del Trap potesse trasformare la squadra e coronare il sogno europeo che cominciarono a scommettere su una grande stagione. A quei tempi non c’erano sicuramente tutti i sistemi per puntare attuali: ora è facilissimo scoprire quali sono i migliori siti italiani di scommesse online, in modo tale da trovare un portale che offra una gran quantità di eventi e quote su cui scommettere, magari con dei bonus specifici dedicati ai nuovi utenti.
Manca continuità e il Trap non riesce a incidere
A novembre, Cellino decide di rinforzare ancora di più la squadra e comprare anche Fabian O’Neill, di cui si dice un gran bene e che sembra un talento solo da sgrezzare. Il Trap arriva dall’esperienza con il Bayern Monaco, deludente perché conclusa con un sesto posto che lascia ricordi poco positivi ad entrambe le parti. Il rischio di arrivare a Cagliari è quello di prendere in mano una squadra che non può evidentemente lottare per lo scudetto, ma l’ex Juve e Inter vuole dimostrare di riuscire a ottenere risultati positivi anche in provincia.
Già alla quarta giornata, dopo tre sconfitte consecutive, il Trap rischia l’esonero. Poi il pareggio a reti bianche con la Juventus e due vittorie di fila con Samp e Cremonese, riportano in alto il sogno Europa. Il problema è che manca continuità, dal momento che il Cagliari coglie altre tre sconfitte consecutive e sembra che Trapattoni non riesca proprio a trasmettere i suoi principi, soprattutto difensivi e di autostima.
Una striscia di risultati positivi sembra riportare il Cagliari, verso Natale, in una buona posizione di classifica, ma l’uscita di scena in Coppa Italia e un altro filotto di sconfitte convincono il Trap a rassegnare le dimissioni: guarda caso, proprio dopo una batosta subita in casa della “sua” Juventus.

