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Una Statua per Riva, Salvini: "Gigi se la merita da vivo, farò di tutto per vederla realizzata"

"Un omaggio al campione non può essere prigioniero di vincoli burocratici"

La Redazione
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Il comitato promotore di "Una Statua per Gigi Riva" non si arrende e si rivolge direttamente al Ministro degli Interni, Matteo Salvini, per cercare di sbloccare l'impasse giuridico che, in base alla legge 11/88 del 1927 art.3, recita che: "Nessun monumento, lapide o altro ricordo permanente può essere dedicato in luogo pubblico o aperto al pubblico, a persone che non siano decedute da almeno dieci anni".

L'idea dei promotori, tra i quali Pietro Porcella, Nicola Riva (figlio di Gigi n.d.r.) e Adriano Reginato, ex portiere del Cagliari, è quella di far costruire, ergere e posizionare il monumento raffigurante Rombo di Tuono sul Lungo Mare Sant'Elia a Cagliari.

In merito a tale questione, il Ministro ha risposto ai microfoni di Corriere.it "Un campione come Gigi Riva, simbolo di un calcio romantico che ci manca, merita senza dubbio una statua. L’idea del comitato è ragionevole e non divisiva: farò di tutto per vederla realizzata, ma escludo che un omaggio a Riva possa essere prigioniero di vincoli burocratici. Auspico che l’opera possa essere realizzata in tempi rapidissimi e senza inutili complicazioni".

Cosa ne pensa Riva?

"Io non vado matto per queste cose, non mi piacciono molto... Però, se si farà, sarà una cosa molto bella, mi piace anche il luogo che è stato scelto. Non me l’aspettavo, ma è la prova che le persone mi vogliono bene e non si sono dimenticate di me", risponde il diretto interessato al Corriere.it.

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